Topolino Pink Edition – Bosco & Ziche

12 NOV 2015
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Archiviato il volume dedicato a Faccini – il primo di questa nuova serie dai colori decisamente sgargianti – ritorna un Topolino speciale dalla veste “rosa” e che presenta molti aspetti innovativi rispetto ai precedessori: la colorazione rosa porta immediatamente a capire come il filo conduttore che lega la maggior parte delle storie sia la femminilità delle protagoniste (come scrive la De Poli in quarta di copertina “Bosco&Ziche creano pane (e papere) per i denti di chi crede che i personaggi femminili di Paperopoli siano frivoli e zuccherosi…”); inoltre l’albo è dedicato non ad uno, ma ad una coppia di autori, lo sceneggiatore Marco Bosco e la disegnatrice (ma anche sceneggiatrice) Silvia Ziche.
La prefazione di Davide Catenacci – caporedattore di Topolino – evidenzia bene la particolare sintonia instauratasi tra questi due autori a partire dalla famosa Paperi nella torre, vero snodo fondamentale della collaborazione tra i due: pur non avendo come protagonisti esclusivamente personaggi di sesso femminile, la storia è stata inclusa sia per motivi di completezza, sia perchè rappresenta l’antesignana del ciclo di storie che la coppia di autori dedicherà alle quattro protagoniste al femminile (Brigitta, Paperina, Nonna Papera e Miss Paperett). La struttura è quella che caratterizzerà le storie successive del duo Bosco-Ziche, ovvero la suddivisione in cinque episodi, ma si differenzia per una comicità più immediata e per la presenza di gag e tormentoni che, nelle successive lasceranno spazio a trame più articolate e maggiori approfondimenti del comportamento dei personaggi.
Tutto ciò premesso, il volume si apre giustamente con Papere alla deriva, primo vero esperimento del duo Bosco-Ziche dedicato esclusivamente alle quattro paperopolesi: naufragate su uno scoglio disabitato, emerge fortemente la voglia di affrontare la difficoltà della situazione con ottimismo e positività, il tutto condito con da una comicità di fondo che pervade l’intera storia, fra banali litigi, incoscienza ed un pizzico di follia.
Si prosegue con Dove osano le papere, ad oggi quanto di meglio la coppia di autori abbia prodotto con protagoniste le “papere”: ispirata chiaramente (come anche dichiarato da Marco Bosco) ad un famoso serial americano ambientato a Manhattan e con protagoniste quattro donne, questa storia costituisce la naturale evoluzione delle precedente, poichè riprende i quattro personaggi femminili e li posiziona in una realtà non più da sogno tropicale, ma molto più vera e concreta; il quartiere paperopolese di Mahanatran fà il verso al quasi omologo newyorkiese, e vede in azione quattro protagoniste vere e credibili, che affrontano giorno dopo giorno le difficoltà delle vita frenetica della metropoli. Lavoro, sentimenti, stress e comicità sono narrate con un taglio molto simile al serial televisivo, riuscendo ad immedesimare davvero il lettore nelle vicenda delle quattro papere.
L’ultimo, ad oggi, capitolo della serie delle papere è il recente Papere alla riscossa: a differenza delle due storie che la precedono, il tema trattato in questa appare immediatamente molto più “serio” ed impegnato. Bosco realizza una sceneggiatura dove lo spazio per la comicità è molto più ridotto, in effetti egli stesso – nella pagina di commento – afferma che “in origine l’idea per questa storia era di trattare temi più ‘politici, poi la redazione ha preferito spostare l’attenzione sull’ecologia e la tutela delle risorse naturali…”. Se, dunque, le gag non possono certo dirsi assenti, è di tutta evidenza lo sforzo dello sceneggiatore nel differenziare questa storia, facendo cimentare le protagoniste con tematiche molto più impegnative: il risultato, se da un lato dimostra per l’ennesima volta le grandi potenzialità dei personaggi Disney anche in relazioni a situazioni meno banali, dall’altro contrasta con quelle che potevano, forse, essere le aspettative dei lettori, e ciò si ripercuote sul gradimento del pubblico. Si tratta, comunque, di un esperimento assolutamente interessante e che merita certamente di esser letto e giudicato da tutti coloro i quali non hanno avuto l’opportunità di leggere questa storia all’interno del settimanale.
A seguire, ed a conferma del carattere di “omnia” del volume, troviamo la breve La luna, episodio della serie ideata da Bosco Le pillole di Pico, ed unico disegnato dalla Ziche.
Completano l’albo un’intervista doppia ai due autori, una selezione di vignette della serie, realizzata dalla Ziche, “Che aria tira a…”, nonchè due “biografie semiserie” degli autori tratte dal sito topolino.it.
In conclusione: si tratta di un albo che raccoglie storie molto particolari, che declinano la disneyanità al femminile in maniera vera e credibile, tra gag umoristiche e temi più impegnati; frutto della collaborazione artistica tra due autori di spicco del panorama fumettistico italiano, le protagoniste prendono vita, fanno immedesimare il lettore e permettono un’analisi del mondo disney assolutamente originale.

Autore dell'articolo: Gancio