The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 2
Secondo appuntamento con la “The Don Rosa Library” che con questo volume completa il primo della collana originale edito dalla Fantagraphics, almeno per quanto riguarda l'indice delle storie presenti. Ad accompagnarci alla lettura troviamo una breve prefazione di Lidia Cannatella, che ci introduce e anticipa il piatto forte di questo volume dedicato a Zio Paperone e Paperino.
Il numero di pagine risulta più esiguo rispetto al primo volume (appena 114 contro 138) in quanto nell'albo sono presenti perlopiù storie umoristiche brevi, alcune addirittura da due tavole scritte da Gary Leach (uno dei redattori della Gladstone) come “Zio Paperone a caccia del giornale”, “Paperino e il sogno spaziale” e “Zio Paperone in forma per il fisco” in merito alle quali Don Rosa spiega brevemente, negli articoli introduttivi, il suo disagio nel dover disegnare i personaggi in situazioni atipiche e a lui poco congeniali ricorrendo a diversi espedienti per ottenere un risultato credibile ed accettabile.
La storia natalizia di quattro pagine “Paperino e l'albero di Natale” regala al lettore una serie di risate ininterrotte dalla prima all'ultima tavola, facendo addirittura presagire il finale per quanto sia scontata la sfortuna di Paperino; le vignette, frizzanti e dinamiche, ci regalano già un Don Rosa ad alti livelli anche nelle storie brevi.
Anche qui ritroviamo le già citate tenpages con “Paperino e i pasticci di zucca”, storia di apertura del volume ed ultima in cui vedremo il vicino Jones disegnato dal cartoonist americano; in “Paperino e la fortuna sott'olio” ritroviamo il cugino Gastone vittima della sua stessa fortuna, una storia tutta da leggere e dal finale per nulla scontato in cui l'abilità dei nipotini sarà determinante.
L’albo si conclude con “Paperino e la punizione con stile”, dove la versione monella di Qui Quo e Qua caratterizza una giornata sregolata, e a farne le spese non sarà solo il malcapitato Paperino ma anche loro stessi.
Negli articoli che introducono queste storie Don Rosa ripercorre con attenzione quei momenti rilasciando diverse dichiarazioni interessanti sul concepimento e la loro realizzazione, con uno spirito ben diverso e stimolante nel voler raccontare o descrivere determinati caratteri, a volte anche esagerati, dei protagonisti seppur specificandone i motivi.
Dulcis in fundo, la storia regina di questo numero: “Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson” che non ha bisogno di presentazioni, i lettori la ricordano con piacere (di ciò lo stesso Don Rosa è molto orgoglioso) e la sua presenza vale da sola l'acquisto del volume, insieme al lungo articolo introduttivo che la precede. Doretta Doremì e Paperone si ritrovano a Dawson anni dopo, entrambi invecchiati ma con gli stessi ricordi del passato più vivi che mai, una serie di emozioni si susseguono pagina dopo pagina rendendo il giusto tributo alla storia di Carl Barks “Zio Paperone e la stella del polo”, dalla quale Don Rosa prenderà ispirazione per scrivere questo sequel memorabile.
In conclusione, un numero dall’impostazione differente dal precedente (a causa della divisione dei volumi americani in due nostrani) con una netta prevalenza di storie brevi e brevissime, rese comunque interessanti dai commenti dell’autore, ed una perla di assoluto valore quale la “slitta per Dawson” che nobilita l’insieme.