I mercoledì di Pippo 1 – Legendary Collection 20
Varata in occasione della fiera di Romics del 2014, con tanto di ambiziosa variant ideata per il suo esordio nelle edicole, la Legendary Collection si proponeva inizialmente di ristampare in volumi di grande formato Wizards of Mickey, la saga fantasy apparsa su Topolino all’inizio del nuovo millennio. Un obiettivo raggiunto con il numero 9, al quale venne abbinato anche un cofanetto che sembrava suggerire la conclusione della serie – serie che nel frattempo è però ripartita, tenendo fede al suo profetico «mai la fine»…
Dal numero 10 si cambiava quindi rotta, prendendo a ristampare le avventure della saga a tinte horror X-Mickey, trasformando la testata in un contenitore di cicli a tema fantastico. La ripubblicazione di questa serie si è però interrotta bruscamente dopo la decima uscita, quando mancavano soli cinque volumi per ripresentare tutte le storie apparse nel formato spillato.
Per la seconda volta, la Legendary Collection si è trovata dunque a doversi reinventare: ed è così che, sul ventesimo numero della testata, ha inizio il ciclo de I mercoledì di Pippo. La serie, vista sul libretto fra il 1993 e il 2006, non ha mai goduto di una ristampa organica e ordinata; la speranza è quindi che questa sia la volta buona per raccogliere le 32 storie che la compongono, presumibilmente in 8 volumi, senza che si verifichino spiacevoli interruzioni per il lettore.
Esaurito il lunghissimo preambolo, cosa dire de I mercoledì di Pippo? La serie nasce dalla fantasia di Rudy Salvagnini e dalla matita di Lino Gorlero, i quali firmano le quattro avventure pubblicate in quest’albo e la maggior parte delle storie del ciclo. Pippo e il giallo a premi è una sorta di episodio pilota, nel quale Pippo si cimenta come strampalato giallista, mettendo se stesso nei panni dell’impeccabile detective e Topolino in quelli dell’assistente imbranato, rovesciando quindi i classici ruoli dei due personaggi. Ma non finisce qui: il Pippo scrittore sovverte puntualmente le regole dei generi che affronta, piegandole alle proprie idee. Così gli eroi che si ritrova a impersonare risolvono i misteri perché «sanno come va a finire la storia» o perché «conoscono chi l’ha inventata»; e gli interventi di Topolino per riportare un po’ di razionalità nella narrazione sembrano voler inquinare lo stile naif del racconto dell’amico, il quale comunque nella maggior parte dei casi riesce a respingere le obiezioni grazie alla sua personalissima logica. Una serie quindi molto divertente e ricca di battute, ma che riesce anche a esplorare bene l’amicizia fra Topolino e Pippo.
Da un punto di vista editoriale, si segnala purtroppo qualche lacuna. In primis, una scarsa qualità di stampa dell’episodio Il segreto di Shazan; ma soprattutto, spiace rilevare l’assenza di una introduzione oltre alla brevissima nota di pagina 4. In mancanza di redazionali, ci viene per fortuna incontro lo stesso Salvagnini con una bella presentazione nel suo blog. Non resta che augurarci, quindi, che la serie incontri il riscontro di pubblico che merita e che la ristampa possa raggiungere la sua naturale conclusione; aspetto che, di questi tempi, non è possibile dare per scontato.