The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 4
Il quarto volume della Don Rosa Library parte subito con il botto: Sua Maestà de Paperoni a detta di molti parrebbe essere la miglior storia con i paperi realizzata da Don Rosa, anche se è lui stesso a non considerarla tale, anche se forse solo per il fatto di averla ideata dopo soli due anni di carriera.
Una storia “folle” e piena di gag, che ci regala molti interessanti e circostanziati omaggi del passato di Paperopoli, in particolare sui primissimi momenti della sua fondazione, dello stesso Zio Paperone ed ovviamente all’uomo dei paperi Carl Barks (a tal proposito, peccato per il cattivo, che originariamente sarebbe dovuto essere quell’Azure Blue di “Paperino ed il cimiero vichingo“); nel giro di poche tavole osserveremo un cambiamento caratteriale dello zione passando da un eccesso di avarizia e di ira a quello sensibile ed amorevole verso la propria famiglia, ma è comunque particolare l’aria che si respira tra queste tavole, tra il serio ed il faceto di una vicenda a tratti surreale.
Le quattro storie successivi sono le cosiddette “brevi”, le quali però non sono state scritte da Don Rosa ma solo disegnate e di cui non conserva un felice ricordo, infatti alquanto irritato spende poche parole su questi lavori commissionati giusto per far cassa (parole sue) e non possiamo dargli completamente torto. Paperino e il piacere di dare, Paperino in una data da non dimenticare, Paperino educatore modello e Zio Paperone e la fortuna a portata di tasca non sono certo dei capolavori, trame modeste e con l’inserimento forzato di personaggi secondari che le relegano a classiche storie riempitive: probabilmente, l’impatto non del tutto positivo è dovuto al fatto di ritrovarsele in blocco una di seguito all’altra.
Fortunatamente Zio Paperone su un piatto d’argento riprende il filone di storie realizzate interamente da Don Rosa, molto divertente e con la trovata geniale del piatto che consente ai tre protagonisti Paperone, Paperino ed Amelia di battagliare tra di loro senza abbandonare Deposito e rifugio sul Vesuvio, in una sequela di gag e situazioni dal sicuro effetto comico!
In questo volume viene proposta anche Indietro nel tempo… per un decino, l’unica storia delle DuckTales realizzata dal Don, per quanto egli si sia occupato solamente della sceneggiatura per via delle scelte editoriali; nell’introduzione a malincuore ci rivela che avrebbe voluto approfondire certi personaggi tra i quali Jet McQuack ma non si presentò mai l’occasione, e tuttavia bisogna aver ben presente alla mente che, nella sua ottica, si tratta pur sempre di una versione “contraffatta” dei personaggi barksiani di Paperopoli, concetto da lui più volte ribadito.
Archimede in: Il pifferaio magico di Paperopoli ha una particolarità eccezionale, si tratta dell’unica storia scritta a quattro mani tra Don Rosa e il suo grande idolo: Carl Barks. Ebbene sì, è proprio così: la storia, a matite ed incompleta, fu “abbandonata” dall’uomo dei paperi e successivamente riproposta al Don per portarla a termine dopo diversi anni. Oltre al racconto dettagliato di tutta la vicenda nel volume è presente anche lo storyboard originale con le matite di Barks!
L'ultima storia del volume è Paperino e il pozzo di soldi, un’avventura che Don Rosa dedica a tutti i fanatici di collezionismo e da cui prende ispirazione senza rinunciare alla morale finale, una sorta di frecciatina rivolta a questo particolare “mondo” che a volte raggiunge picchi esagerati e difficili da controllare: avere a cuore più il valore personale che non quello meramente monetario è una grande lezione di maturità che ciascun appassionato, in questo caso di fumetti, farebbe bene a tenere sempre a mente.
Concludendo, questo quarto volume si presenta un po’ altalenante nei contenuti, poiché alterna storie di primissimo livello quale quella d’apertura, o molto originali come l’esperimento “a quattro mani con Barks”, con altre decisamente meno riuscite come quelle disegnate da Rosa su sceneggiatura altrui, ragion per cui riteniamo più corretto dare un voto di (comunque ampia) sufficienza.