The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 16
È “avventura” il minimo comun denominatore delle tre storie inserite in questo sedicesimo numero della collana, che è presentato da una cover chiaramente ispirata all’ultima di queste tre, la più lunga e, per certi versi, probabilmente anche la più particolare. Ma andiamo con ordine.
Dopo una prefazione a firma di Lidia Cannatella, l’albo si apre con Zio Paperone e il segreto dell’Olandese, storia che – come ormai abbiam capito piacere parecchio all’autore – costituisce un sequel, stavolta però non di una del suo mentore Barks, bensì di una propria, Il Vigilante di pizen Bluff, uno dei cosiddetti “capitoli extra” della $aga (già vista sul numero 13 della collana). La vicenda si apre proprio sulla stessa scena in cui si era chiusa la precedente, con l’espediente della vecchia colla che poi accompagnerà il lettore lungo tutta la storia a mo' di tormentone. Ispirata ad una classica leggenda del Nord America, questa storia appartiene al filone delle avventure alla ricerca di tesori nascosti, quindi vi troviamo tanta azione, ampli paesaggi, antiche civiltà, enigmi e, ovviamente, un bottino finale. Una lettura piacevole e coinvolgente che gli amanti del genere apprezzeranno senza dubbio.
Si prosegue con Zio Paperone – Fuga dalle Valle Proibita che – guarda un po’ – è anch’essa un sequel di una storia di Barks, Paperino e la Valle Proibita (altrimenti nota come “Paperino e la carica dei dinosauri”), anche se va precisato come contenga precisi riferimenti anche ad almeno altre due storie “barksiane”, vale a dire Zio Paperone e gli Indiani Paperuti e Paperino e il sentiero dell’unicorno. Nell’introduzione Don Rosa precisa che da tempo progettava di scrivere questo sequel, dato che la tematica dei dinosauri risulta essere tra le sue preferite, ma solo quando prese a lavorare presso la Egmont ne ebbe la concreta possibilità. La storia ha un bel ritmo, che si sviluppa parallelo tra Paperino alle prese con un particolare dinosauro e le disavventure di Paperone e nipoti che tentano di recuperarlo e fuggire.
Si arriva così al piatto forte dell’albo.
Lo stesso Don Rosa definisce Paperino – La ricerca del Kalevala come “il più grande progetto che abbia mai intrapreso, a parte la Saga di Paperon de’ Paperoni”, ed è difficile non credergli. La storia si ispira al poema epico più importante in Finlandia, il “Kalevala” appunto, composto nella prima metà del XIX secolo, che narra delle mitiche lotte tra personaggi leggendari per il possesso del “sampo”, un magico strumento portatore di benessere, prosperità e ricchezza. Ed è proprio il “sampo” ad alimentare la brama anche di un personaggio più moderno ma altrettanto leggendario quale Paperon de’ Paperoni, che vuole impossessarsene per la sua capacità di produrre monete d’oro dal nulla! Quanto brevemente accennato permette di capire l’enorme mole di lavoro di cui Don Rosa si fece carico non solo per studiare le fonti letterarie, ma anche per riprodurre i dialoghi dei personaggi mitologici secondo un metro ottonario (cioè di otto battute per ciascun verso) simile alla metrica originale dell’opera letteraria finlandese; e senza contare le particolarità grafiche che incorniciano alcune vignette, le vedute reali di Helsinki, le caratterizzazioni grafiche dei personaggi mitologici, il tutto condito dalla scrupolosa precisione tipica di Don Rosa. Il risultato è una storia che definire “epica” risulta certamente riduttivo, la sua più lunga storia singola con i paperi mai realizzata, estremamente popolare in terra finnica dove ha esordito in una prestigiosa edizione cartonata.
In conclusione, questo sedicesimo numero risulta tra i migliori finora letti nella collana, un acquisto imprescindibile per ogni appassionato dei fumetti Disney di Don Rosa!