The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 18
Questo terz'ultimo numero della testata presenta ben quattro storie tutte molto particolari ed eterogenee tra loro, dunque un indice sicuramente valido e variegato ed arricchito dagli interessanti contenuti extra collocati a fine volume.
Si inizia con Zio Paperone – Bassotti contro Deposito, storia assolutamente celebrativa perché chiamata a ricordare i 50 anni dalla creazione di questi due characters tipici delle storie di Barks, entrambi apparsi per la prima volta nel 1951. Nell’articolo di presentazione l’autore spiega la genesi di questa storia soffermandosi su interessanti particolari “tecnici” e narrando di come sia riuscito ad incastrare tra loro, in un’unica vicenda, gli elementi riguardanti la banda di ladri e l’edificio, con un risultato molto originale che vede entrambi quali effettivi co-protagonisti.
Si prosegue, cambiando completamente genere, con Zio Paperone – La corona dei re crociati, classica storia dal carattere storico-avventuroso come abbiamo già avuto più volte modo di incontrare nella produzione di Don Rosa: effettivamente l’autore adora confezionare vicende costruite sullo schema della “caccia al tesoro” ma basate su fatti ed avvenimenti realmente accaduti, che egli mescola con arguzia riuscendo a creare storie ricche di dettagli e citazioni storiche con un alto tasso di verosimiglianza… almeno se si ricorda che si tratta pur sempre di paperi antropomorfi.
Altro giro, altra storia, altro genere: Zio Paperone – Un problema di memoria ricorda molto da vicino Zio Paperone – Una questione di estrema gravità (già vista sul numero 13 della collana), dal momento che ne ripercorre pedissequamente lo schema a gag basate su un preciso effetto magico creato da Amelia. Il risultato è una storia quasi surreale, che forse non raggiunge le vette della precedente dal momento che il meccanismo risulta forse un po’ contorto da afferrare all’inizio, ma resta comunque notevole, molto originale e personale.
L’albo si chiude con Zio Paperone – La prima invenzione di Archimede che conferma la speciale abilità del Don nel riuscire ad incastrare alla perfezione elementi tra loro non particolarmente omogenei quali, nel caso di questa storia, il cinquantennale di Archimede Pitagorico e la richiesta (proveniente dal suo editore) di creare una storia che spiegasse come Paperone fosse riuscito a recuperare il suo patrimonio disperso nella caverna alla fine della barksiana Paperino, Zio Paperone e il ventino fatale. La risposta, assieme alla genesi del piccolo aiutante Edi, la troviamo in questa avvincente storia ricca di azione, gag e scene davvero spettacolari.
Si conclude così, senza dimenticare il portfolio finale, un albo sicuramente tra i migliori della testata, caratterizzato dalla presenza di un ventaglio di storie che confermano, qualora ve ne fosse ancora bisogna, tutta la poliedricità dell’autore e la sua particolare capacità di creare storie combinando tra loro idee o elementi assai diversi o lontani.