The Don Rosa Library – Zio Paperone e Paperino 17
Il diciassettesimo volume della Don Rosa Library si apre con la prefazione dell’autore, il quale ci anticipa il contenuto sottolineando come alcune delle storie qui presenti siano tra le migliori da lui realizzate.
Tra queste c’è sicuramente La moneta, l’unica storia rifiutata dal suo editor alla Egmont, che vide la luce solamente nel 1999 quando venne proposta ad Hachette, l’editore disneyano francese. Motivo del rifiuto fu l’assenza di un personaggio centrale nella trama, in quanto si mette in primo piano il percorso di una moneta e tutte le sue vicissitudini mentre passa di mano in mano tra i vari abitanti di Paperopoli (praticamente la famiglia dei paperi barksiani al completo). Nonostante si tratti di una breve storia a gag il finale strizza l’occhio al classico di Carl Barks Zio Paperone e la Stella del Polo, svelandoci il segreto della moneta!
A seguire troviamo una storia (o meglio “storiella”, a detta del Don) frenetica e un po’ assurda intitolata Zio Paperone all'attaaaaacco!, in cui per dodici tavole viene sviluppata una sola gag. Completamente fuori dagli schemi e canoni donrosiani, si tratta della seconda storia ad essere stata pubblicata da Hachette. Qui, tra i vari antagonisti, ritroviamo un personaggio a noi già noto, un certo Arpin Lusène (apparso per la prima volta in Il Cavaliere Nero), che rivedremo protagonista di una storia con Paperone in uno dei prossimi volumi.
E ora veniamo al piatto forte del volume. Paperino – I Tre Caballeros cavalcano ancora è un’avventura che mai ci saremmo immaginati potesse essere scritta da Don Rosa! Lo stesso autore si compiace del risultato finale, ritenendosi molto soddisfatto di aver ripreso il trio del film animato I Tre Caballeros, a suo dire la cosa migliore che Walt Disney abbia mai realizzato con Paperino. Sicuramente un’affermazione che farà discutere e sarà oggetto di dibattito. Si tratta forse dell’unica storia in cui non c’è una forte ispirazione a Barks, ma a modo suo Rosa ha voluto omaggiarlo inserendo le Giovani Marmotte in un piccolo ruolo. Tutto il resto orbita però intorno a Paperino e ai suoi due grandi amici, José Carioca e Panchito Pistoles. L’obiettivo era quello di far riapparire il trio in una storia a fumetti a distanza di parecchi anni dal loro debutto animato e di valorizzare Paperino, fin troppo bistrattato nella vita a Paperopoli, rendendolo una figura apprezzata e rispettata dai suoi due unici amici. Nel lungo redazionale che precede questa avventura il Don racconta come sia riuscito a scrivere una storia diversa dal solito con questi protagonisti atipici e al tempo stesso a renderla leggibile e godibile. Vi consigliamo di leggere il lungo approfondimento, ne vale veramente la pena: scoprirete il dietro le quinte dei personaggi e degli studi effettuati dall’autore.
In chiusura un altro dei capitoli extra della $aga, Zio Paperone – L'astuto papero del varco di Culebra, pubblicato non sugli albi della Egmont ma sul principale periodico francese dedicato a Paperone: Picsou Magazine. Si tratta del Capitolo 10b della $aga, ambientato a Panama nel 1906, in cui incontriamo nuovamente Theodore Roosevelt (in precedenza apparso nei capitoli 3 e 10), il quale dà vita con Paperone a un’avventura molto divertente e rocambolesca, con diversi riferimenti storici reali documentati dal Don nel suo editoriale. Il finale è tutt’altro che scontato e l’effetto sorpresa è assicurato, non aggiungiamo altro!
In coda all’albo troviamo delle illustrazioni che Don Rosa realizzò per la Finlandia: il calendario scolastico 1999-2000 e il poster per le Olimpiadi estive di Sidney 2000. Ennesimo volume, insomma, che non deve assolutamente mancare nelle nostre librerie: la qualità delle storie è sempre altissima, grazie alla diversa tipologia delle trame, ed è ancora più interessante per via del corposo comparto redazionale presente.