Disney De Luxe 25 – Droidi
A Lucca Comics 2019 si conclude la ristampa di PKNE in edizione deluxe. E lo fa con Droidi, terza e ultima storia realizzata dalla coppia Sisti/Sciarrone. Pubblicata su Topolino in sordina, senza alcuna copertina dedicata, è il canto del cigno del ritorno dei personaggi di PKNA. Effettivamente si tratta di una storia atipica, per parecchi motivi.
L’inizio in medias res è decisamente efficace. Paperinik si ritrova nel futuro a fianco di Tyrrel Duckard, presentato in PK2. Non sappiamo che cosa stia succedendo, e fino alla fine resteremo all’oscuro. La storia procede in maniera tesa, accavallando dubbi e misteri, ma la divisione in tre puntate risulta un po’ dispersiva, perché di fondo non succede molto (l’autore stesso conferma come in origine la storia fosse di 64 tavole, espansa poi per esigenze editoriali). La trama si dilunga in maniera un po’ forzata, senza particolare motivazione. Funziona però l’atmosfera ricca di segreti e tensione, in questo scenario di sospetto.
Risulta particolare anche il fatto di come tutto si svolga nel futuro e, soprattutto, di come la storia sia di fatto una parodia non esplicita di Blade Runner: ci sono la pioggia continua, i droidi fuggitivi, un investigatore privato e una società in difficoltà . Sta a Paperinik districarsi tra i vari pericoli. La conclusione è forse la parte più interessante, in cui, nonostante un lungo spiegone, abbiamo un colpo di scena piuttosto ben riuscito.
Sciarrone ai disegni realizza immagini di effetto insieme a momenti decisamente meno ispirati e un po’ affrettati. Bellissima la copertina inedita, e il suo Paperinik con lo scudo Extransformer risulta essere sempre una garanzia. Anche i colori, curati dallo stesso Sciarrone, donano un tocco efficace alle tavole, esaltando certe inquadrature. Strano infine come alcune tavole siano solo a due strisce per pagina, al contrario delle altre nel normale standard a tre.
Poco da dire sull’edizione. I brevi contenuti speciali sono pochi ma ben curati: una pagina di introduzione firmata da Sisti e due in cui Sciarrone illustra la sua scelta di uno storyboard “dal taglio più cinematografico del solito“. Peccato però per due balloon non stampati per errore, una stonatura che in edizioni simili non dovrebbe accadere.
In definitiva la storia avrebbe buone carte da giocare, ma tra un debito troppo grande verso la pellicola di Ridley Scott e una eccessiva dilatazione della narrazione, non riesce ad essere incisiva. Una conclusione sottotono per PKNE, ma presa come storia a parte risulta decisamente interessante e, tutto sommato, piacevole.
27 APR 2020