Topolino 3375
La copertina di Andrea Freccero ci introduce alla prima parte della tanto attesa storia di Marco Nucci, Topolino e le notizie di Mister Vertigo (che nel sommario diventano “verità ”), disegnata da Fabrizio Petrossi. A Topolinia uno strano notiziario condotto da un’inquietante marionetta, mossa da un invisibile ventriloquo, mette in circolazione notizie false spacciandole per vere. I cittadini sembrano tutti ipnotizzati, solo Topolino si dimostra diffidente e cerca aiuto nelle forze dell’ordine e nei giornalisti di lungo corso, ma senza risultato.
La storia tratta quindi il tema delle fake news, sempre più attuali nella società contemporanea, dove il problema non è la mancanza, bensì l’eccesso d’informazioni, e dove chiunque può diffondere le più strampalate notizie spacciandole per vere (in questo caso persino una marionetta). Nucci però è molto bravo, perché quella che leggiamo non è la solita vicenda a fine didattico, che risulta a volte anche un po’ noiosa, ma un giallo in piena regola che tiene il lettore incollato alle pagine, grazie all’atmosfera angosciante data da più di un elemento: l’aspetto della marionetta, il fatto che del ventriloquo che la muove non si conosca l’aspetto, il misterioso personaggio che compare nel finale e il senso di solitudine che ci fa percepire Topolino, unico in tutta la città a non essere caduto nella rete di Mister Vertigo. La tensione cresce fino al climax che coincide anche con la fine del primo episodio. Siamo in trepidante attesa della conclusione dell’avventura, sperando che confermi il livello della prima parte.
Buona prova anche per Vito Stabile e Massimo Fecchi in Rockerduck e la spiaggia della rivalsa. Il secondo papero più ricco di Paperopoli va in cerca di relax a Ducksand per riprendersi dall’ennesima batosta rifilatagli da Paperone. Questa vacanza gli dà l’occasione di scoprire un nuovo lato di sé e di capire che anche lui può essere amato e apprezzato, ma le nuvole ricompaiono all’orizzonte quando sull’isola arriva l’eterno rivale. In questa storia, Stabile riesce a staccare Rockerduck da tutti gli elementi che lo hanno sempre caratterizzato e fa conoscere al lettore un suo lato più simpatico, tanto che, man mano che la vicenda prosegue, si è portati a empatizzare con lui, tifando per una sua vittoria almeno nella gara delle sculture di sabbia.
Rimanendo in ambientazione estiva, in Paperino e l’ospite sgradito (Bosco/Mazzarello), Paperino testa le camere degli alberghi per valutarne il livello di comfort, lavoro molto redditizio che gli riesce bene e per il quale viene mandato da Paperone nel suo nuovo resort extralusso per apportare eventuali migliorie prima dell’apertura. Tutto sembra filare liscio fino alla comparsa di Dinamite Bla, arrivato per un soggiorno vinto alla lotteria. Bosco riesce a creare un intreccio piacevole e la storia scorre via senza intoppi fino alla fine.
Le due brevi del numero sono I Bassotti oltre il fossato (Faraci/Facciotto) e Paperoga e l’acquisto superconveniente (Faccini). Mentre la prima, un duello tra i Bassotti e Paperone in ambientazione medievale, è una storia che sa di già visto fin dalla prima tavola, nella seconda Enrico Faccini dimostra di saper creare in poche vignette una serie di gag divertenti e molto personali, come sempre aiutato da Paperoga, personaggio che, se usato bene, può dare spunti molto divertenti e che compare anche nella storia finale Amelia, Paperoga e la consegna prestigiosa (D’Antona e Fontana/Vetro), che regala qualche sorriso, pur con qualche pecca dal punto di vista grafico.
Citiamo infine il consueto redazionale dedicato ai viaggi, che questa settimana ci fa conoscere alcuni splendidi castelli d’Irlanda.
Il Topolino di questa settimana è quindi nel complesso molto buono e la punta di diamante è sicuramente la prima parte della storia di Marco Nucci. L’assenza di troppe saghe a puntate, inoltre, fa sì che possa essere apprezzato senza problemi anche dal lettore occasionale che, steso in spiaggia sotto l’ombrellone, potrà godere di avventure carine e leggere, tipiche di questo periodo di vacanza con la curiosità , magari, di prendere anche il prossimo numero per conoscere la fine della storia d’apertura.
02 AGO 2020