Topolino 3379
La bella copertina di Paolo Mottura
Come ricordato da lui stesso nel consueto editoriale di apertura, questo è il centesimo numero a guida di Alex Bertani. Un traguardo notevole che, seppur non ancora incisivo sul lungo periodo, finora è stato sufficiente per consolidare l’avvio di un nuovo ciclo, fatto di nuovi stili di narrazione, un ritorno cospicuo di storie a puntate e gadget, nuovi personaggi che attirano l’attenzione, e un continuo operarsi «per alzare l’asticella della qualità del giornale» (parole del Direttore). Al di là dei gusti personali, non possiamo certamente fare a meno di approvare questo slancio di idee e progetti per il nostro settimanale preferito, con l’augurio che porti buoni frutti!
Fatta questa doverosa premessa, dedichiamoci allora al numero di questa settimana, e prendiamoci un momento (anche più di uno, in effetti) per osservare la bellissima copertina di Paolo Mottura, che ci mostra la coppia Topolino & Pippo con una grinta da vendere. In un mondo di copertine che presentano ormai quasi sempre personaggi che sorridono guardando in camera, queste perle rappresentano una gradevolissima eccezione.
Contrariamente al solito la cover non è dedicata alla storia di apertura, bensì a Topolino e l’affare PIGAM (Coppola/Cesarello). La storia ci mostra Topolino e Pippo in partenza per le vacanze, tuttavia costretti a fare i conti con una pubblicità martellante e con una serie di strani contrattempi, fino a giungere alla risoluzione dell’inghippo. Tutta ordinaria amministrazione, insomma? Non proprio.
Ce ne vuole per far innervosire Pippo!
La stessa coppia alla regia di questa storia ci aveva già regalato un’altra avventura alcune settimane fa, una storia che non aveva convinto per via di una trama un po’ troppo confusionaria e con alcuni passaggi apparentemente di troppo o mancanti, a seconda delle circostanze. Ebbene, tutto risulta essere collegato, facendo sì che le due storie siano un tutt’uno.
Un esperimento insolito e innovativo, senza dubbio, su cui però mantengo qualche riserva sull’effettivo risultato finale in quanto, nonostante una rilettura a freddo della “prima parte”, trovo permanga troppa differenza tra le due “puntate”, sia per stile che per ritmo: a occhio, tenute in considerazione anche le precedenti storie da autore completo di Coppola, questa seconda parte risulta molto più fresca e piacevole rispetto alla prima. Un buon lavoro e un gradito colpo di scena, in ogni caso.
La storia di apertura è invece il primo episodio di Paperbridge, una nuova saga ambientata a inizio Novecento, scritta e disegnata da Marco Gervasio. Essendo ancora una puntata introduttiva, peraltro con personaggi inediti, è difficile dare giudizi, quindi restiamo in attesa del prosieguo. Non si può non notare però, nonostante l’autore minimizzi, la presenza di un papero che ha le fattezze di qualcuno che invece abbiamo imparato a conoscere fin troppo bene negli ultimi anni. Sarà interessante vedere come si muoverà in questo contesto.
Paperina in: stessa spiaggia, stesso mare (Deninotti/Held) è una classica e simpatica storia estiva, in cui troviamo Paperina e le sue nipotine impegnate a rimodernare e rilanciare lo stabilimento balneare di una vecchia amica, supportate dall’intero parentame.
In chiusura troviamo due episodi di altrettante serie a tema storico. Se Storia Papera: L’antica Grecia (Macchetto/Marini) mantiene la stessa struttura demenziale delle altre del ciclo, con Un salto nel passato: Il primo cerchio (Valentini/Perissinotto) ci troviamo invece in presenza di una storia che risalta all’interno della serie, probabilmente aiutata anche dall’argomento trattato che è senza dubbio molto più nazionalpopolare rispetto a quelli affrontati precedentemente.
Interessanti anche i redazionali, dal fotoreportage sul deserto di Atacama all’articolo sulla Giornata internazionale del cane.
02 SET 2020