Mickey Mouse Mystery Magazine 4 – Calypso / Black Mask
La ristampa di MMMM continua con il quarto volume, anche questo come il terzo completamente scevro di contenuti speciali. Per fortuna ci sono le storie, sempre fresche e compiute anche dopo 20 anni.
Calypso vede il ritorno di Francesco Artibani ai testi e di Claudio Sciarrone ai disegni. Si tratta di una storia ottimamente costruita, che lo sceneggiatore romano bilancia tra gli scenari procedurali e le ambientazioni carcerarie. Il processo Lasswell, ripreso dagli episodi precedenti, è arrivato alle battute finali e la giuria è in bilico. Spetta a Topolino evitare gli ignobili ricatti orchestrati dall’avvocato di Lasswell e aiutati dalle diaboliche mani di Gloria Gump. Artibani mostra al lettore tutto il marcio di una città , un marcio che non vede differenza tra un’umida prigione e gli scintillanti uffici del quartiere degli affari. Il filo conduttore è il calypso del titolo, ovvero una melodia sprigionata da un vecchio orologio: il simbolo del tempo perduto che, invece di conciliare il giurato, simboleggia un passato che sarebbe meglio dimenticare.
Topolino si trova a districare questa complessa matassa e, con l’aiuto del professore (si veda in proposito il numero 0, Anderville), va proprio nella tana del lupo, ovvero il carcere di Older. Troviamo alcuni stilemi tipici dei film carcerari – poliziotti corrotti, secondini eroici, leggi interne – e una nostra vecchia conoscenza usata in maniera brillante. Sciarrone ai disegni realizza un Topolino energico, dinamico e volentoroso, anche se alcuni personaggi secondari risultano a volte un po’ tirati via. Ma per il resto, è una vera corsa contro il tempo, che scorre perfetta proprio come il meccanismo di un orologio.
Black Mask ha un approccio totalmente diverso, tutto ambientato in un unico luogo. Il soggetto di Tito Faraci ed Ezio Sisto, con sceneggiatura del solo Faraci, è tutto ambientato all’interno di un treno di ultima generazione, a dispetto del design della locomotiva, che a linee moderne affianca elementi retrò. Il Black Mask del titolo è la trappola in cui Topolino rischia la pelle almeno tre volte, con pistole puntate e salti all’ultimo secondo. Si tratta di una storia tesa, in cui Faraci realizza un mini-giallo della camera chiusa sparigliando le carte e inserendo una deliziosa citazione al film 2001: Odissea nello Spazio (Fred e il suo dialogo con Topolino sono visivamente identici ad Hal 9000).
Inoltre, leggiamo anche un’indagine parallela condotta dall’affiatata coppia Jan Clayton/Patty Ballestreros. I dialoghi ironici e taglienti di Faraci sono perfetti per dare un tocco agrodolce ad una realtà di per sé dura, in cui non puoi fidarti di nessuno. Nelle prime tavole abbiamo persino una morte fuori campo, in un intelligente gioco di non detti all’interno di un adulto patto con il lettore. Patty e Topolino lo scopriranno a loro spese. Corrado Mastantuono, aiutato nella chinatura da Alessandro Zemolin, realizza un buon lavoro che eccelle soprattutto nelle espressioni rabbiose dei personaggi, ricche davvero di pregnante espressività .
Da notare infine che, con Calypso, scompare la tavola finale in cui mostrare al lettore come tutto sia stato solo un film visto da Topolino, come nei precedenti cinque numeri. La testata si affrancava finalmente dai metodi censori della Disney ed diventava autonoma. Calypso, del resto è anche il numero in cui le vicende del processo Lasswell finiscono, una sorta di conclusione di stagione, per aprirsi a nuove trame. I numeri successivi saranno maggiormente autoconclusivi, pur con la volontà di costruire delle sottotrame precise. Black Mask è invece il numero della svolta, in cui Topolino sceglie consciamente di accettare la pressione dei fatti e restare ad Anderville.
Gli albi originali contenevano interessanti articoli di approfondimento sulla progettazione del treno, sui primi casi del detective Ballestreros, sul carcere di Older e sui vari passaggi conclusivi del processo Lasswell, e inoltre, due storie brevi che Panini ristamperà in un volume a parte in uscita nell’estate 2022. Come sempre, l’assenza degli articoli a corredo appare ingiustificata e piuttosto desolante.
Il volume comunque, in conclusione, raccoglie storie eccezionali e che non risentono per niente dello scorrere del tempo, e delle quali ci sentiamo di consigliare assolutamente la lettura.
01 FEB 2022