Il Club dei Supereroi 4

28 MAR 2022
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Club 4

Il nuovo numero de Il Club dei Supereroi conferma il trend mostrato fino a questo momento: una selezione di storie molto valide mescolate ad altre che minano la resa complessiva.

Segnaliamo da subito il ritorno delle storie della recente serie dei Boom! Studios di Darkwing Duck, questa volta pubblicate in ordine cronologico. Cominciando come di consueto dalla copertina (sempre ad opera di Donald Soffritti), la proposta di Tuba Mascherata (che appare armato anche della mini-spingarda nella tuba) è da considerare come un omaggio, sia alle storie presenti nell’albo precedente sia a quella presente in questo numero.

Si parte con due buone storie, entrambe a firma Macchetto/De Vita, aventi come protagonista Super Pippo. La prima, Super Pippo turista per caos, propone una versione pressoché inedita del supereroe pippide in giro per vari pianeti della galassia, nell’intento di salvare gli stessi dal meteorite che lui stesso aveva provveduto a scacciare dall’orbita terrestre. Una storia che sembra mettere in rilievo la compensazione tra minaccia e soluzione approntata, e che si ripete in maniera pedissequa in tutti i pianeti visitati.

La seconda, Super Pippo e la cronaca buia, mostra invece più Pippo come protagonista, intento a scrivere storie di “cronaca dell’orrore”, i cui particolari sembrano così credibili da suggestionare la popolazione fino a chiedere l’aiuto di Super Pippo. Anche in questo caso, l’iperbole ironica che l’autore mette nella storia è tale da renderla molto gradevole e sicuramente non banale, con un finale che (per chi legge per la prima volta) potrebbe non apparire così scontato.

Letture edificanti

Speriamo non sia un invito rivolto ai lettori del Club!

A seguire, sono riproposte quattro gag pages, delle quali, al di là della palese vena umoristica, è da segnalare come in due di queste (la seconda e la quarta) compaia il tema dell’elefante che mangia le super-noccioline (tema, peraltro, ripreso anche da Kari Korhonen nella storia inedita pubblicata sul primo numero). L’inserimento di queste tavole è sicuramente gradevole, benché concentrandole in questo modo si finisca per notare come le situazioni ironiche su cui puntare si mostrino ripetitive.

Continua anche la pubblicazione della serie brasiliana del Club dei Supereroi. Questa volta, ne I Supereroi alla riscossa, i nostri sono alle prese con uno sciame di meteoriti pronti a precipitare su Paperopoli, attratti da un marchingegno di Spennacchiotto. La storia è ricolma soprattutto di gag mal riuscite, tra litigi, soluzioni di forza approntate in luogo di azioni meno sconsiderate e risoluzioni per nulla scontate, ma che lo sono per il genio di Archimede. Il ritmo è buono, ma è difficile riuscire ad apprezzarla senza essere condizionati da battute fuori luogo, da inspiegabili pose (forse frutto di incomprensione tra lo sceneggiatore e il disegnatore) e soprattutto da un finale monco che viene lasciato aperto.

L’albo prosegue con la storia di esordio di Farfalla Purpurea (pure già presentata nel numero 2). Paper Bat e la Farfalla Purpurea descrive il primo incontro tra i due supereroi. Paper Bat viene surclassato dalla controparte femminile nella lotta al crimine paperopolese; decide così di ostacolarla definitivamente, ma deve fare anche i conti con un mostro di sostanze chimiche rilasciate nel fiume dalle industrie della zona (il messaggio ambientalista è chiaro), fermato da Paperoga con il ricorso al sapone in polvere (magia della chimica dei tensioattivi!). La cosa strana, per quanto la storia appaia molto semplice nella sua trama e risoluzione, è il finale con rivelazione duplice: i due personaggi (che fanno coppia nella vita) rivelano l’un l’altro la propria identità segreta. Pur rivelando questo segreto, solo uno dei due (Paper Bat) dimenticherà quanto appreso.

Bacioni

Chissà se Paperoga ha intuito così chi fosse Farfalla Purpurea

La successiva one page sulle invenzioni di Paper Bat: La Paper-Corda presenta in maniera confusionaria alcune delle invenzioni del supereroe, mentre la corda del titolo appare solo nella vignetta iniziale. Un pot-pourri di carabattole perfettamente evitabile.

A sorpresa, compare nell’albo Paperinik e lo sciopero di Archimede: una storia filler pluriristampata, addirittura 4 volte in appena 12 anni. Archimede rifiuta di revisionare i marchingegni posseduti da Paperinik, in quanto ha deciso di essere pagato per ogni sua invenzione. Decide di andare avanti nel tempo, in un’epoca in cui sicuramente gli inventori saranno maggiormente apprezzati, ma il suo intento fallirà.

Un’avventura molto gradevole e con una trama alquanto interessante (un tema, quello del “compenso” di Archimede, che si è sempre dato per assodato), in cui compare anche un Easter egg: nell’ipotetico futuro paperopolese, devastato dalla criminalità dei Bassotti, Tuba Mascherata si ergerà a difensore dei cittadini; al contrario, Paperinik (totalmente dipendente dai meccanismi di Archimede) cadrà sempre più in rovina. La contrapposizione tra i vari supereroi e le loro caratteristiche è evidente. La presenza del primo (che pure era stata una meteora nella storia del 1987, ma che è stata progressivamente ripresa, anche nella saga degli Ultraheroes) riprende anche la gag del colpo sparato dalla mini-spingarda nella tuba e che fu risolutiva nella storia d’esordio.

Tuba Mascherata

Un insospettabile ritorno

La sezione delle ristampe prosegue con una storia sulle Giovani Marmotte… trasformate in supereroi impacciati dai propri superpoteri: Qui, Quo, Qua super Giovani Marmotte. La storia non sembra comunicare nulla: il ritmo è molto serrato (essendo una breve) e tra una scena e l’altra ci sono salti logici non comprensibili (i nipotini intuiscono che a Super Pippo sia caduta una super-nocciolina; quindi, conoscono il suo segreto?). Anche i disegni non sembrano eccellere e molto spesso risultano incomprensibili, soprattutto nelle espressioni facciali.

Rimanendo nel continente americano, seguono due storie brasiliane. Paperinik e Paperinika: Una storia di pirati vede un crossover tra il mondo dei fumetti e quello dell’animazione Disney. I due supereroi paperopolesi sono alle prese con un Macchia Nera intento a rubare la pellicola di un film in cui compare la mappa di un fantomatico tesoro; a cercarlo assieme a lui, la ciurma di Capitan Uncino. La storia sembra molto godibile e ha anche alcune piccole gag apprezzabili. Decisamente fuori luogo appare il personaggio di Paperinik, meno arguto del suo corrispettivo italiano, mentre giustamente viene attribuita tale caratteristica all’equivalente femminile. La presenza di un personaggio dell’animazione classica Disney pare essere un filo anacronistica per l’epoca, ma non meno interessante come escamotage di trama.

Particolarmente bizzarra – e meno gradevole – è la storia seguente. Bat Carioca e l’eroe delle figurine presenta un’avventura del pappagallo verde mascherato alle prese stavolta con la sua celebrità (presunta): nel tentativo di cercare di convincere l’editore dell’album di figurine sui supereroi a inserirlo tra i più famosi, Bat Carioca riuscirà a combinare diversi guai e a ottenere un risultato del tutto diverso. Storia umoristica gradevole, ma molto semplificata nei suoi sviluppi di trama, utile semplicemente per mettere in rilievo l’aspetto ironico del personaggio.

DoppiaD e Megavolt

Darwking Duck nuovo collega di Megavolt?

Arrivando alla sezione delle storie inedite, ecco (finalmente) il ritorno di Darkwing Duck. L’eroe mascherato di St. Canard torna in tutti i sensi: The Duck Knight Returns riporta sulle pagine dei comics il celebre eroe della serie animata Disney degli anni Novanta. Che sorte ha avuto Drake Mallard dopo la fine della serie? La presenza di una nuova compagnia di sicurezza ha reso inutile anche il servizio anti-crimine di DoppiaD; e al contempo, anche i suoi acerrimi nemici hanno dovuto appendere i grimaldelli al chiodo e cercare un lavoro presso la stessa multinazionale impegnata nella preservazione della sicurezza cittadina.

Una prima parte (di 4) della storia che riesce, ancora una volta, a entusiasmare anche con quel poco che offre: monotonia e alienazione del lavoro, voglia di rivalsa, senso di oppressione, riscatto, amarcord… tutte sensazioni che portano il lettore a sentirsi parte della storia medesima e impersonarsi nelle vesti di Mallard. L’ironia è ulteriormente percepibile dalla presenza di uno dei suoi più acerrimi nemici, Megavolt, costretto a dover svolgere il nuovo lavoro gomito a gomito col nostro supereroe. Gli straordinari disegni sembrano avere una migliore resa nella colorazione e nel tratto rispetto alla proposta dello Special pubblicato sul Club 2; da apprezzare soprattutto la doppia splash page di p. 106-107, esempio di come simili ambientazioni possano far davvero apprezzare la totalità della storia.

Di diverso tenore Paper Bat contro Pulce-Man, che si presenta come una storia dove regna il dinamismo dello slapstick. Paper Bat è alle prese con un avversario temibile, aiutato da un nugolo di pulci astute e forzute, che chiede un riscatto milionario (ampiamente ribassato) alla città di Paperopoli. Se non fosse proprio per quelle scene di slapstick, la storia non avrebbe quasi nessuna logica da apprezzare. Difficilmente si potrebbe considerare questa come un’emblematica storia dell’alter ego di Paperoga.

A dieta

I dubbi dell’eroe

È un’inedita danese, infine, l’ultima avventura dell’albo: Super Pippo e la super soluzione prova ad immaginare gli affaticamenti del supereroe, sempre impegnato a prodigarsi per salvare il prossimo e che trascura sé stesso. Per lui si paventa anche lo squilibrio alimentare (e il fatto che decida di fare uno spuntino con torta dopo ogni fatica lo lascia intuire), ma nel finale si palesa una differente soluzione da parte del medico curante.

La storia non appare essere molto logica nel suo svolgimento: il finale contrasta evidentemente con lo sviluppo (e con un possibile messaggio salutista), anche se i contrasti tra la situazione di pericolo e quella di relax appaiono evidenti, anche dalle espressioni facciali, sapientemente gestite dal disegnatore spagnolo. Tutto sommato, un buon divertissement finale.

In definitiva, la selezione qui offerta ha dei buoni spunti. Sicuramente aver dedicato una prima parte ad un personaggio che ben si presta all’ironia e all’azione ha garantito un buon avvio di lettura e una giusta vivacità. La parte intermedia soffre di alcuni sbalzi, dovuti anche a storie che sono abbastanza infelici nello svolgimento e che non riescono ad entusiasmare, mentre la parte delle inedite è tutto sommato buona e sarebbe forse da ampliare.

Dato che alcune delle serie proposte in questi primi albi sono in via di esaurimento, è sicuramente auspicabile che i successivi possano portare un miglioramento definitivo. Va anche sottolineato che la differenziazione della proposta, meno legata alla proposizione di un singolo personaggio, è una scelta valida, ma che va sapientemente utilizzata e predisposta. Sicuramente, i margini di miglioramento che abbiamo finora auspicato sono possibili e in parte visibili, e daranno modo alla testata di crescere esponenzialmente.


Un’ultima annotazione deve essere fatta per il curatore di questi albi, Francesco Gerbaldo, scomparso in questo mese di marzo, quando ancora questa recensione era in via di perfezionamento. A lui, instancabile conoscitore del mondo dei fumetti Disney, va tutto il merito di aver dato vita alle pubblicazioni tematiche come questa e le Cronache dal Papersera. Pur non conoscendolo di persona, ho avuto modo di colloquiare e “battibeccare” telematicamente con lui, ma sempre con un profondo rispetto per la persona che mostrava di essere e per il lavoro che svolgeva. Il suo Lavoro. Sicuramente, continuerà a guardare da altrove gli sviluppi delle sue creature e molto probabilmente ci ritroveremo a battibeccare nuovamente, di persona, sulle selezioni da lui predisposte. Ciao Francesco, ci vediamo, presto o tardi.

Autore dell'articolo: Luigi Sammartino

Giurista, accademico e nerd, sono un Pker dormiente della prima ora, ridestatosi assieme alla mia passione per il fumetto Disney. Anche se l'ultimo arrivato, mi piace avere comunque un piglio analitico sui prodotti della nona arte. Sperimentatore perenne, sono sempre disponibile a parlare di tutto.