Le serie imperdibili 7 – Nonna Papera e i Racconti Attorno al fuoco: Vol. 3 di 3
La copertina inedita di Ivan Bigarella riprende il primo racconto del volume.
Con il settimo volume della collana Le serie imperdibili di Panini Comics giunge a conclusione il ciclo di Nonna Papera e i Racconti Attorno al Fuoco ideato da Rodolfo Cimino.
Nelle recensioni del primo e secondo volume, abbiamo a lungo parlato delle origini di questa particolarissima serie e delle peculiarità della stessa, stante l’intento dell’autore di affidare la narrazione di storie autoconclusive, dai toni un po’ più “adulti” e malinconici rispetto ai normali standard del fumetto Disney italiano, a personaggi inediti lontani dal contesto di Paperopoli. Si tratta di una tendenza che Rodolfo Cimino persegue fino alla fine, regalando opere che, anche in questo volume, affrontano delicati temi come la morte, la vecchiaia, la crescita e il cambiamento, raramente presenti all’interno delle storie di topi e paperi.
Purtroppo sono ancora molti i racconti del Maestro racchiusi nel suo armadio degli appunti. La sua dipartita nel 2012 ha impedito di realizzare molto di ciò che era già stato immaginato e sceneggiato, lasciando un vuoto enorme tra i lettori. Fortunatamente però, in ogni volume di questa collana è stato possibile leggere uno degli scritti inediti originali del Maestro, esperienza di grande impatto per qualsiasi lettore perchè, oltre a permettere di comprendere il grande lavoro che c’è dietro ad ogni opera fumettistica, dà un diretto sguardo sul modo di pensare di uno dei più grandi cantastorie di sempre.
Per questo volume conclusivo Panini ha fatto ricorso alla collaborazione di un altro sceneggiatore, Roberto Gagnor. L’autore, visto lo stato di conservazione dello storyboard originale del soggetto inedito sottopostogli, ha avuto il difficile compito di recuperarne i contenuti attingendo dagli appunti e dagli sketch ancora leggibili. Ne è venuto fuori un racconto inedito appassionante che fa da chiusura al volume.
Sin dal principio la prima storia non fa mistero del triste epilogo del protagonista.
Venendo preliminarmente ai tre racconti a fumetti che compongono la raccolta, si tratta di storie affidate a tre disegnatori differenti che, per pura casualità, presentano nel tratto alcuni aspetti comuni.
“Ala di Colomba e l’Uomo delle Nevi” (pubblicata per la prima volta il 2 maggio 1993 su Topolino n°1952) è un romantico racconto tra due giovani pellerossa appartenenti a due tribù lontane. Come nella miglior tradizione di questi Racconti, la storia ripercorre l’infanzia dei protagonisti accompagnandoli sino all’età adulta e, sempre in stretta aderenza al canone, uno dei due personaggi principali del racconto è dotato di un potere particolare. Le matite di questa storia sono affidate a Emanuele Barison, cui va l’indubbio pregio di realizzare i paperi in modo impeccabile, con fattezze morbide e rotondeggianti che risentono di forti influenze cavazzaniane.
Il tratto si discosta però profondamente da quello del Maestro veneziano, se si presta attenzione al modo con cui vengono rappresentati gli ambienti e i protagonisti antropomorfi della storia narrata da Nonna Papera. Una differenza che, se da un lato appare molto spiazzante per l’occhio del lettore, dall’altro contribuisce a creare maggior distacco rispetto al canonico panorama Disney. Infine, ciò che più colpisce di questo racconto, è proprio il finale, volutamente aperto a una duplice interpretazione lasciata nelle mani del sentimento del lettore. Un grande esempio di sceneggiatura.
La lontanza che pietrifica i cuori.
In “Steve il Boscaiolo e la Fontana di Pietra” (topolino n°2025 del 20 settembre 1994) è Roberto Vian a prendere le matite per dare vita alla storia di Cimino, un racconto malinconico che ha come tema principale quello dell’invecchiamento e delle rinunce cui ognuno di noi deve far fronte per poter coronare sogni ben più importanti. Come per la storia precedente, il contesto in cui si svolge la trama è quello dei nativi americani, ma in questa vicenda entrano temi differenti come quello del progresso e della convivenza pacifica fra popolazioni, che offrono spunti molto interessanti al progredire della storia. La storia presenta anche il tema del viaggio attraverso il tempo, immancabile componente fantastica tipica dell’autore, che risulta peraltro ben integrata all’interno della trama e offre la possibilità di giungere ad un apprezzato lieto fine.
Il più classico dei lieti fini.
“La Principessa di Ghiaccio e Norge il Giovane Blasonato” (apparsa per la prima volta su Minni & Company n°31 del 1 dicembre 1995), affidata alle matite di Alessandro Gottardo, è di fatto l’ultima storia a fumetti pubblicata all’interno del ciclo, che va quindi a concludere anche la sottocollana de Le Serie Imperdibili ad esse dedicata (il prossimo ospiterá I racconti del boscaiolo, tre storie dove Cimino porta altre vicende utilizzando Minni). Si tratta di un racconto d’amore in cui si intreccia anche un filo di sottotrama politica, ma che ha come tema dominante l’altruismo e il sapersi dedicare alla propria amata senza paura di rinunciare a qualcosa. In questo racconto il lieto fine giunge in maniera definitiva, senza lasciare indietro scie ancora aperte o duplici ipotesi di lettura. Si assiste semplicemente al trionfo dell’amore tra due giovani che domina sopra qualsiasi altra cosa e finisce anche col trascinare gli ascoltatori della storia narrata da Nonna Papera.
L’amore trionfa al di là delle favole di nonna Papera.
Come anticipato all’inizio di questa recensione, anche il terzo volume dedicato ai Racconti Attorno al Fuoco ha il pregio di regalare al lettore una sceneggiatura inedita del Maestro Cimino: “Il Duca Nero e il Castello degli Specchi“, stesa in forma di soggetto da Roberto Gagnor. Si tratta di un racconto interessante e, senza volerne anticipare la trama per evitare di rovinare la lettura, si può solo dire che si presenta come perfetta storia in stile ciminiano, con un colpo di scena finale capace di suscitare emozioni.
Altrettanto emozionante è l’omaggio che Gagnor dedica a Cimino nella postfazione del volume, un racconto toccante su come questo grande Maestro abbia ispirato tanti altri autori del panorama Disney italiano. La riproposizione di questi racconti si conclude con un volume che, come i precedenti, desta comunque un filo di rammarico visto che Panini, nel realizzare questa nuova edizione, ha finito col cadere in qualche piccolo errore e si è presa alcune licenze di colorazione (che non mancano nemmeno in questo terzo volume), che ad alcuni puristi hanno fatto storcere il naso considerato il rispetto dovuto a questi lavori. Per questi motivi la valutazione non raggiunge il punteggio pieno.
Ciò nonostante, anche questo terzo volume merita l’acquisto perché ripropone in un formato più ampio rispetto all’originale opere che all’intero del panorama disneyano nazionale e internazionale sono davvero uniche.
Un’immagine che per forma e atmosfera ricorda il Maestro veneziano.
Facendo un bilancio complessivo di tutte e tre le uscite dei Racconti Attorno al Fuoco, si può concludere che si tratta di una raccolta che permette di apprezzare le opere più intime e personali di Cimino, arricchendo ogni volume di un contenuto aggiuntivo peculiare (nel terzo numero, oltre alla toccante postfazione di Gagnor, troviamo un’interessante prefazione a cura di Massimo Marconi). Il prezzo, tutto sommato contenuto se si considera il formato cartonato e l’ottima qualità della carta, consente di portare a casa questa collezione di storie senza spendere eccessivamente, quindi se non si dispone degli originali o delle precedenti e rarissime raccolte, la collana de Le Serie Imperdibili costituisce una scelta obbligata ma senz’altro dignitosa.
Editore: Panini Comics – Autori: Rodolfo Cimino, Emanuele Barison, Roberto Vian, Alessandro Gottardo – Uscita: gennaio 2023 – Pagine: 177 – Formato: Cartonato 18×24 – Prezzo: € 11,50 – ISBN 9 772283 857008
21 FEB 2023