Topolino Extra n°15 – Zio Paperone e il Centounesimo Canto

15 GIU 2023
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La copertina di Perina ristampa la cover di Topolino 3434.

La quindicesima uscita della collana Topolino Extra propone la storia Zio Paperone e il Centounesimo Canto, avventura a tema storico originariamente suddivisa in quattro episodi pubblicati nel 2021 su Topolino 3434 – 3437 in occasione del del settecentenario della morte di Dante Alighieri, a conclusione di una ideale trilogia che precedentemente ha visto i paperi affrontare misteri legati alle controparti piumate di Leonardo Da Vinci e Raffaello Sanzio, pubblicate rispettivamente nei n. 2 e 7 della stessa collana. La storia coinvolge nuovamente la famiglia Quagliaroli, già protagonista di altre avventure a tema storico vissute dai paperolesi. Lo sgangherato professore, la sorella Peppina e la nipotina Lucilla sono apparsi per la prima volta in Paperino, Qui, Quo, Qua e il grande gioco geniale, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, per poi ritornare ancora una volta in Zio Paperone e la Pietra dell’Oltreblù dedicata al pittore Raffaello Sanzio e realizzata anch’essa in occasione del cinquecentenario della sua scomparsa.

Dedicando l’ultima avventura al sommo Poeta Dante Anatrieri, Alessandro Sisti mette in scena una caccia al tesoro on the road ambientata in un’Italia sospesa nel tempo, costantemente a cavallo tra due archi cronologici distinti: il presente, vissuto dai Paperi che già conosciamo, e il passato vissuto dal sommo poeta Dante Anatrieri. In questa singolare vicenda trovano spazio mistero, avventura, suspence e una romance story adolescenziale.

L’accidentale ritrovamento da parte del prof. Adalbecco Quagliaroli di alcune antiche pergamene, porta Paperone, Paperino, Qui Quo e Qua nel Bel Paese. Qui il luminare, già noto ai paperolesi perché incontrato nelle due precedenti avventure, assieme al collega Bargilio Ruspanti, alla sorella Peppina e alla nipote Lucilla, coinvolge i visitatori in un lungo viaggio per la Penisola alla ricerca di un inedito manoscritto del Poeta.

Il poeta Anatrieri in tutta la sua sommità.

Partendo dalla Toscana in direzione Emilia, a Ravenna e Bologna, facendo tappa in Veneto, tra Padova e Verona, per poi rientrare a Firenze, la combriccola di pennuti, aiutata dai retrocchiali, ovvero un formidabile strumento tecnologico che permette di osservare i luoghi com’erano negli anni precedenti, inizia una assidua ricerca di quella che potrebbe essere la scoperta letteraria più significativa di tutti i tempi.

Tutti gli ingredienti della vicenda trovano il loro spazio nella sceneggiatura di Sisti che, conducendo i protagonisti per i luoghi frequentati dal vero Dante Alighieri, permette ad Alessandro Perina di giocare costantemente con le ambientazioni e i luoghi, mostrando continuamente il cambiamento che le città hanno subito col passare dei secoli. Lo stratagemma dei retrocchiali, utilizzato dai protagonisti per osservare i movimenti del Poeta al tempo in cui scrisse i suoi versi, offre alle matite di Perina l’occasione per raffigurare in maniera realistica scorci di città mostrandone le opere d’arte, i monumenti e le piazze. Il tratto del disegnatore non lesina nemmeno sul più piccolo dei dettagli, ciò nonostante le ambientazioni appaiono perfettamente coerenti al contesto fumettistico.

Un esempio della capacità di Perina di fondere dettagli artistici e atmosfere fumettistiche nella matita di layout.

Al pari delle precedenti avventure, il Centounesimo Canto è una storia fresca e spiritosa che, nonostante l’inevitabile sottotema didattico che la contraddistingue, risulta piacevole sino alla fine grazie ad uno sviluppo strutturato come un romanzo giallo. La cornice narrativa è curata e coerente e anche i dialoghi risultano gradevoli, con una grande attenzione nei confronti del fiorentino parlato nel 1300.

Il volume, come tutti quelli della collana, si presenta in edizione cartonata con vernice selettiva lucida e opaca in copertina e con un’ottima grammatura e qualità della carta. La copertina è la medesima illustrazione utilizzata per la cover di Topolino 3434, e tra i contenuti extra è presente anche il bozzetto a matita.

Ad introdurre la storia troviamo una breve, ma decisamente spiritosa, prefazione dello sceneggiatore Marco Nucci che, con grande ironia, dà un piccolo assaggio al lettore di quel che si appresta ad affrontare. Su tale intervento è doveroso segnalare giusto due imprecisioni sfuggite all’autore: L’Inferno di Topolino è stato pubblicato per la prima volta sul n°7 di Topolino, mentre la testata è diventata settimanale solo dal 1960.

Il “paperolese volgare” parlato dai paperi del 1300.

Un’interessante intervista doppia ad Alessandro Sisti e Alessandro Perina posta al termine del volume permette di apprendere i numerosi retroscena legati all’ideazione della trama, mentre in chiusura due brevi gallerie di sketch dedicate alle ambientazioni e allo studio dei personaggi consentono di apprezzare il meticoloso lavoro fatto dagli autori per ricreare le città del 1300.

Trattandosi di una storia tutto sommato recente, si può comprendere la sua inclusione all’interno della collana Topolino Extra, ma il prezzo sempre più alto, dovuto prevalentemente al ricaro delle materie prime e alla effettiva difficoltà di reperirle, può scoraggiarne l’acquisto anche a fronte del fatto che i contenuti extra, seppur interessanti e curati, non sono poi molti.

A prescindere da ciò, Zio paperone e il Centounesimo Canto è una storia scritta e disegnata in maniera eccellente, fruibile da lettori di qualsiasi età. L’alone di mistero che fa costante capolino dietro ad ogni pellegrinaggio dei paperi mantiene ben salda l’attenzione verso la conclusione della vicenda, che riserva un ulteriore, ultimo, rompicapo da risolvere prima di condurre ad un finale in perfetta chiave Disney che difficilmente deluderà.

Editore: Panini Comics – Autori: Alessandro Sisti, Alessandro Perina – Uscita: aprile 2023 – Pagine: 145 – Formato: Cartonato 20.5×28 – Prezzo: € 14,90 – ISBN 9 772532 922006

Autore dell'articolo: Alessandro Mercatelli

Ho iniziato a “guardare le figure” dalle pagine di Topolino quando non sapevo ancora leggere. Le vignette di Scarpa, Carpi, Cavazzano e De Vita accompagnano la mia vita da sempre e mi hanno portato ad affrontare la lettura del fumetto sotto molteplici punti di vista. Amo alla follia la nona arte e adoro analizzarla in tutte le sue sfaccettature. Questa passione mi ha permesso di diventare giornalista e di collaborare con svariate emittenti e testate: dopo diversi anni passati a scrivere per alcuni quotidiani locali, da 11 anni scrivo su Leganerd, e da 25 faccio lo speaker radiofonico. Sono sempre pronto a mettermi in gioco per cercare di analizzare, condividere e confrontare le mie idee riguardo il meraviglioso mondo Disney e tutto il panorama di artisti che vi ruota attorno. Il mio sogno? Una casetta in Via dei Platani e una bella amaca in giardino!