Zio Paperone in: Notte silenziosa

07 DIC 2023

I suoni del Natale sono un incantevole intreccio di melodie e rumori che avvolgono l’atmosfera con un’aria festosa e magica. Le note scintillanti di campanelli e campanelle sottolineano il mistero dell’arrivo imminente di Babbo Natale, mentre i canti natalizi riempiono l’aria con gioia e calore. Il crepitio del fuoco nel camino, accompagnato dal suono rassicurante della legna che brucia, crea un ambiente accogliente e familiare: i bambini ridono e giocano, scartando con entusiasmo i regali sotto l’albero, generando un frastuono allegro e contagioso. Il tintinnio delle posate sui piatti durante il pranzo natalizio è una sinfonia di condivisione e convivialità. Anche il suono della carta da regalo che si strappa aggiunge un tocco di anticipazione e sorpresa al momento dello scambio dei doni.

Più che una vignetta, un’ottima lista di suggerimenti per rileggere qualcosa di bello

Solo un folle potrebbe togliere questi suoni al Natale, anzi, due folli: Roberto Gagnor ed Enrico Faccini, i quali si divertono (e ci divertono) a “togliere l’audio” in una delle più originali storie natalizie che io ricordi: Zio Paperone in: Notte silenziosa.

L’avvio della storia non dà subito la sensazione dell’esperimento che i due autori stanno compiendo, dato che si parte in una strada frequentata da anonimi paperopolesi i quali – per tradizione – non hanno mai nulla di decisivo da dire ai fini di una storia. Ma quando a conclusione della terza tavola vediamo stagliarsi controluce nell’apertura di una porta una figura tanto variopinta quanto bizzarra, ci rendiamo conto che il silenzio che ci ha accompagnato sin lì è una scelta precisa degli autori: non ci saranno dialoghi di sorta ad accompagnare le espressive vignette di Faccini.

Durante lo svolgimento degli eventi, uno ad uno tutti i nemici più tradizionali dello Zione entrano in scena, fino a farlo esasperare e cercare rifugio nella sua stanza dei ricordi (colma di cimeli barksiani) dove alla luce, o meglio all’ombra continuando il gioco di inversione sensoriale, di una candela Paperone inizia a struggersi nei suoi ricordi più remoti, salvo poi accendere la summenzionata candela, e farci scoprire anche gli altri ricordi lì custoditi, legati a quelli che sono i suoi nemici, ma in quel momento sono anche le persone a lui più vicine per brindare insieme (con campioni omaggio, ovviamente) al Natale, e chiudere la storia con un unico balloon di auguri, a ricordarci come le cose davvero importanti siano passare la notte con persone “care” e un sincero augurio di Buon Natale.

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!