Tutta colpa dell’edicola!

15 SET 2024

Micky Mouse (sic, ndr), nel mondo dei fumetti, nasce negli Stati Uniti nel gennaio del 1930. Di conseguenza, abbiamo la stessa età.

Personaggio sbarazzino, arguto, riflessivo, capace di nobili ed eroiche gesta, si conquistò l’amore e la simpatia del mondo, la mia stima e la mia fedele amicizia. La storia che sto per iniziare, impresa ardua ai confini tra fantasia, ricordi e nostalgia, cominciò in un ventoso pomeriggio di primavera con mamma e mio fratello Franco, davanti al Cinema Italia di Venezia. In attesa dell’apertura pomeridiana avevamo un appuntamento con i nostri eroi di celluloide: a due passi di fronte al cinema c’era l’edicola dei giornali del sig. Alvise, giornalaio esperto innamorato del suo lavoro.

Sergio Asteriti e Topolino

Sergio Asteriti e Topolino, un’amicizia storica.

Quel giorno, in attesa dell’apertura, ricordo di essermi soffermato come al solito ad osservare avido le riviste, i giornali gli albi a fumetti esposti in bella mostra nello splendore delle loro copertine colorate. Sbirciando incuriosito mi colpì un fascicolo, dove in bella mostra un pupazzetto dalle orecchie rotonde, in posa spavalda davanti ad un aeroplanino a strisce bianche e rosse, mi sorrideva. Rimasi affascinato.

Fu un momento magico, tanto che convinsi mamma a scambiare il prezzo del biglietto di ingresso del cinema con quel favoloso quaderno colorato. Diventammo subito inseparabili amici, un solido rapporto per tutto il periodo della scuola: fummo compagni di banco alle elementari, alle medie, all’Istituto d’arte. Ci siamo frequentati nella mia incantevole città e fummo uniti a Milano quando mi spostai per lavoro.

Caro piccolo amico, spesso viene a trovarmi in studio accompagnato dal suo cane Pluto. È sempre molto elegante, giacca sportiva, papillon, cappello e pantaloni lunghi. Non sono mai stato a casa sua, ma la conosco come se ci abitassi. I suoi gusti sono i miei, il mio appartamento è simile al suo. Il salotto con il tavolo rotondo e i divani di stoffa pesante, la cucina profumata di frittelle alla crema col frigo sempre ben fornito, le pareti foderate di carta colorata, il vaso di fiori nel centro della stanza con la vecchia radio a onde corte, e nello studio la scrivania a saracinesca, vecchio cimelio d’altri tempi. Conosco le sue canzoni preferite e il suo profumo prediletto.

Oggi ci piace riportare alla memoria cari ricordi e liete occasioni. L’altro giorno ci siamo divertiti a sfogliare le vecchie raccolte dei Grandi Classici, e con la fantasia abbiamo fatto il giro del mondo e vissuto insieme meravigliose avventure.

Sergio Asteriti e Floyd Gottfredson

Asteriti ha sempre preso a modello per il suo Topolino classico il lavoro di Floyd Gottfredson

Re Riccardo Cuor di Leone e Robin Hood ci hanno fatto rivivere momenti indimenticabili nella leggendaria foresta di Sherwood. L’Africa nera l’abbiamo attraversata alla ricerca dei terribili scimmioni custodi della misteriosa città di Konga nascosta nelle impenetrabili foreste pluviali del Kenya, siamo stati coinvolti nella guerra di Troia, con le legioni romane abbiamo attraversato le Gallie e duellato con i moschettieri del Re di Francia. Abbiamo solcato le galassie alla ricerca di principesse scomparse ed eroine spregiudicate, tutti presenti nelle dolci atmosfere del Natale, aspettando i doni di Santa Claus.

Posso ricordare con orgoglio che oggi ho il raro privilegio di essere il custode di alcuni cimeli che hanno segnato il cammino delle sue più belle avventure degli anni Trenta. La Sacra stella d’Oriente, perla splendente come un raggio di sole, la conservo fra le mie cose più preziose. La copia del primo numero del quotidiano da lui diretto, L’Eco del mondo, che contribuì a sconfiggere una agguerrita banda di gangster, fa bella mostra incorniciata nel mio soggiorno a fianco del ritratto di Corto Maltese dipinto da Tamara De Lempicka. Mi ritrovo tra le mani la meravigliosa lampada di Aladino purtroppo priva dei suoi poteri magici, e il casco coloniale bruciacchiato che portava in testa il Gorilla Spettro quando salvò la spedizione dai cannibali Giububba.

Nei nostri frequenti incontri ci ripromettiamo di far conoscere anche le altre avventure che ancora non abbiamo raccontato. E ci siamo ripromessi di continuare insieme a cavalcare il sentiero della fantasia. Continueremo ad affrontare uniti pericoli, agguati, insidie, rischi, tranelli, imboscate, per narrate ancora i sogni che ci hanno accompagnato in questi lunghi anni di vita in comune.

Autore dell'articolo: Redazione Papersera

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