Topolino 3589
Le due copertine di Topolino 3589
Giusto in tempo, appena prima che la bella stagione abbia termine, Topolino 3589 ci propone in apertura un appuntamento estivo ormai tradizionale per il libretto: una storia a bivi.
Paperino e il dilemma a bivi (Bosco/De Lorenzi) si configura come una classica avventura del genere ideato nel lontano 1985 dal compianto Bruno Concina. Stavolta le scelte a cui viene chiamato il lettore saranno determinanti per imprimere alla giornata di Paperino una piega più o meno piacevole, che va dall’impiego remunerato come collaudatore di poltrone alla fuga per sottrarsi alla furia di zio Paperone: il risultato delle nostre decisioni ci restituisce quindi un Donald arrabbiato o felice, come raffigurato nelle due copertine uscite in edicola. Una eccezione alla normalità che si inserisce nei festeggiamenti per il 90° compleanno di Paperino, avviati lo scorso giugno, e che ci consente dunque di registrare un nuovo numero del settimanale avente due diverse cover, entrambe regular, come già accaduto recentemente con i numeri 3476 o 3525.
La storia più incisiva dell’albo è però sicuramente Gambadilegno e la gelosia canaglia. Giovanni Eccher non è un nome nuovo agli appassionati del fumetto, avendo nel curriculum già decine di sceneggiature soprattutto per eroi bonelliani come Dylan Dog, Dampyr, Nathan Never: si tratta quindi di un esordiente di lusso sulle pagine di Topolino. Nella sua prima avventura disneyana ci regala un Gambadilegno tratteggiato magnificamente, innamorato della sua Trudy e determinato (seppure un po’ confuso) nei suoi progetti ladreschi, protagonista di un divertente dramma della gelosia, scatenato da un nuovo character introdotto per l’occasione, il dandy Ganimede. I disegni di Giorgio Cavazzano rendono questo debutto ancora più riuscito, in particolare grazie alla splendida mimica conferita ai personaggi. Ci si augura che questa storia segni l’inizio di una felice collaborazione e non si esaurisca in un unico ottimo esemplare.
Rockerduck e la persecuzione del papero d’oro segna invece l’esordio di un altro sceneggiatore, Niccolò Testi, accompagnato ai disegni dal veterano Lucio Leoni. La trama si inserisce in un filone molto collaudato, ovvero quello che vede il secondo papero più ricco del mondo cercare di sottrarre alla sua vista lo storico rivale: ne esce qualche gag divertente e soprattutto una buona calibrazione dei tempi narrativi, evitando di allungare troppo la storia e consentendole così di restituirci un sorriso finale. La brevissima L’appetito vien ascoltando, ad opera di Enrico Faccini, non si rivela invece all’altezza delle migliori prove dell’autore ligure, concludendosi rapidamente senza avere strappato nessuna risata.
Il numero si chiude con Zio Paperone e l’arcano artigiano, una caccia al tesoro alchimistica, che vede come contendenti Paperone ed Amelia, con l’aggiunta del tuttologo Pico de Paperis a sparigliare un po’ le carte. Alessandro Sisti muove i personaggi alla ricerca del “principio filosofale”, attraverso le sempre affascinanti atmosfere di Venezia. Luca Usai compie un ottimo lavoro ai disegni, in una sintesi con la quale riesce da un lato a riprodurre fedelmente gli scorci della città e dall’altro a catturarne la componente magica e suggestiva. Ne risulta una storia piacevole da leggere, ma forse senza un quid che consenta di ricordarla fra qualche tempo.
In conclusione, il libretto si attesta su una buona qualità media, utile per rallegrare l’umore di quanti, in questo periodo dell’anno, si apprestano a riprendere il tran tran lavorativo e scolastico.
Si segnala, infine, l’abbinamento riservato alla copia degli abbonati, con il Catalogo delle Pubblicazioni Panini Disney per il 2024. Qui è possibile consultare la versione digitale.