I Grandi Classici Disney 217
Lo devo ammettere, dare i voti ai Grandi Classici – da circa un anno a questa parte – risulta troppo difficile. L’introduzione delle storie preziose porta troppo spesso a dimenticarsi del “contorno”, dando quindi una valutazione molto alta per dei fascicoli che spesso, di memorabile, hanno solamente la storia preziosa. Per questo, da questa recensione, la valutazione dei Grandi Classici sara’ divisa in due parti: una per le storie preziose, ed una per le storie “non preziose”.
La storia preziosa ristampata, dicevo, è “Topolino e i regali a valanga” di Martina/Carpi-Chierchini del 1954. Mai ripubblicata dalla prima uscita, l’avventura vede Topolino e Pippo, per la prima volta magistralmente illustrati dall’autore ligure, vivere una classica novella natalizia con narrazione in rima. Un classico volo nella fantasia di Guido Martina che riprende qui molti dei suoi cliche, compresa la poesiola finale per Dio, gia’ vista in “Topolino e le delizie natalizie” e in “L’inferno di Topolino”. La seconda storia preziosa e’ una 10 pages di Barks, “Paperino e l’arrosto stratosferico di Natale” ripubblicata per via di strani passaggi editoriali che l’avventura ha subito nel corso degli anni.
Voto: (e lode!)
Le altre storie ristampate hanno una buona media, il curatore sceglie avventure poco note ma molto belle come “Topolino e Pippo radioamatore” disegnata da De Vita padre o “Zio Paperone e la costosa eredità“, di Chendi e Bottaro o ancora due avventure della coppia Kinney/Hubbard, protagonista Paperoga, “Paperino e il solitario beato” e “Paperoga impresario di “salone”” o Paperino e la radiobbedienza” di Bordini e, infine, e della coppia Damianovich/Gatto “Topolino e l’ingloriosa fine del Tiger Primo”. A queste aggiunge tre avventure classiche degli autori classici italiani: di Cavazzano ristampa la stra-famosa “Topolino e la grande sfida”, di Scarpa (aiutato alle chine da Cavazzano stesso) utilizza “Gancio vince sempre!”, di Massimo de Vita ripubblica “Topolino e la leggenda delle amazzoni” (di Bruno Concina, serie Macchina del Tempo). C’e’ anche lo spazio per una storia meno interessante come “Pico de Paperis consulente onniscente” della coppia Barosso/Massimo De Vita o di una francamente inutile come “Pippo e l’ossessione pubblicitaria” scritta dallo Staff di IF e disegnata da Francisco Bargadà.