Etna Comics 2024

19 SET 2024
Locandina di Etna Comics 2024
Locandina di Etna Comics 2024, firmata da ZeroCalcare

Nella consueta cornice di Catania, si è tenuta dal 6 al 9 giugno scorso la XII edizione di Etna Comics: un evento che si è ormai consolidato come il più importante in Sicilia per il settore del fumetto.

Come d’abitudine, una delegazione siciliana del Papersera si è fatta trovare presente alla manifestazione: quest’anno, però, in formazione ridotta. Forse un segnale della poca trasformazione ed evoluzione della fiera negli ultimi anni o forse a causa della ridotta rilevanza data agli eventi disneyani rispetto al passato.

Va detto innanzitutto, in modo obiettivo, che nonostante la mia opinione di una Etna Comics sempre uguale, diversi spazi sono stati rilocati e ridefiniti per questa edizione. Una scelta spinta dalla chiusura dei piani superiori del padiglione della sezione fumetti, ma di cui non conosco le motivazioni pur presupponendo che fossero in corso interventi di ristrutturazione necessari. Il piano terra è stato utilizzato come di consueto per gli editori e gli artisti, ma i piccoli esercenti e rivenditori che sono soliti riempire i piani superiori sono stati ricollocati, creando l’esigenza di una nuova impostazione. Questa nuova configurazione ha stimolato la mia curiosità ma non tutte le nuove soluzioni adottate mi hanno convinto.

Muoversi all’interno della fiera risulta piuttosto facile e la nuova organizzazione degli spazi ha permesso a me e Roberto Fabbricatore, che mi ha accompagnato e assistito in questa trasferta, di raggiungere le varie aree con molta rapidità. A sorprendermi positivamente è stato poi un aspetto critico in alcune edizioni passate, ovvero non trovare nessuna fila al nostro arrivo nella caldissima Catania: merito dello spostamento delle biglietterie, che ha consentito di liberare e rendere più agevole di fatto l’entrata e l’uscita della fiera.

Etna Comics 2024 - La calca all'esterno
La calca all’esterno

Un’altra nota positiva è stata la procedura celere per l’accredito che in maniera ordinata ci ha permesso di entrare davvero in pochi minuti. Una volta dentro, con ulteriore sorpresa, il nuovo flusso di movimento per entrare e uscire dalle varie strutture ci ha consentito di raggiungere immediatamente il padiglione comics. Qualcosa di impossibile fino alla scorsa edizione in quanto bisognava terminare il giro labirintico per raggiungerla.

Rimane però sempre migliorabile la segnaletica e qualche totem in più sarebbe decisamente gradito. Tra Aree giochi da tavolo, videogiochi, Zona taboo, Aree cosplay e Aree creators, l’impressione è sempre di un’organizzazione buonissima dove però manca qualcosa per avere un valore aggiunto. Le conferenze poi, al di là delle più importanti, sono spesso semi deserte e diventano quasi più dei punti d’appoggio e riposo piuttosto che punti d’interesse.

Nella zona all’aperto sono stati spostati i negozianti di gadget e i venditori di fumetti usati. Pur comprendendo la necessità di ricollocare questi negozianti e l’apparente mancanza di alternative, questa nuova disposizione all’esterno non mi ha convinto. Gli stand si sono rivelati più dispersivi e confusionari del solito da navigare e il caldo cocente ha reso l’esperienza non delle migliori. Se aggiungiamo che questi stand poggiavano su assi di legno non stabilissime mi è sembrato un passo falso dell’organizzazione catanese.

Marco Gervasio e Alessandro Pastrovicchio all’opera

Giungendo finalmente al fronte disneyano, appena all’interno dell’area comics abbiamo incontrato Alessandro Pastrovicchio. Alla sua seconda edizione di fila, si è riconfermato una piacevolissima presenza con cui scambiare due chiacchiere. Tanto che più di una volta ci siamo ritrovati a fermarci nello stand in cui si occupava delle sue commissioni, per un veloce scambio di parole o di battute.

A questo primissimo incontro ha fatto seguito il consueto giro allo stand Panini di cui ho poco di diverso dal solito da raccontare. Una buona e solida selezione di cartonati mentre, invece, scarseggiavano i brossurati a cui un tempo era dedicato molto più spazio. Per quanto riguarda la variant di quest’anno, realizzata da Marco Gervasio, omaggia in maniera simpatica il tipico carretto siciliano. Non siamo riusciti a trovare Gervasio al di fuori del suo firmacopie, non avendo avuto così la possibilità di parlargli e di scambiare qualche opinione anche con lui.

Usciti dagli spazi riservati alla fiera, abbiamo deciso di visitare la mostra in esterna, affiliata a Etna Comics, 70 anni di TV visti da Topolino. La mostra è stata visitabile dal 26 maggio al 16 giugno prima di essere stata rilocata a Palazzolo Acreide (SR), dal 23 giugno al 28 luglio. La piccola esposizione dedicata al rapporto tra televisione e Topolino si è dimostrata molto generosa nell’area dedicata a Giorgio Cavazzano, il punto di forza e principale motivo per visitarla. Gli originali del Maestro veneziano difficilmente deludono e questa è stata l’ennesima conferma. Si segnala, però, qualche piccola imprecisione nelle descrizioni, nulla che possa interessare il visitatore medio ma che saltano all’occhio di un appassionato. Tra le varie tavole esposte, erano presenti anche riproduzioni di alcune vignette di Silvia Ziche, della serie dei Che aria che tira, che avrebbero meritato per lo meno una qualità di stampa maggiore. Purtroppo, nonostante l’affiliazione a Etna Comics, segnaliamo come la mostra sia rimasta poco visitata a causa della sua collocazione esterna.

Etna Comics 2024 - La mostra Disney

La domenica mattina è stata dedicata al principale evento disneyano della fiera. In passato questi interventi sono stati forieri di curiosità e anteprime, ma negli ultimi anni gli annunci a Catania sono diventati più rari. Quello che mi aspettavo, infatti, era più un intervento che agisse da comunicazione di servizio. Le mie aspettative sono state confermate ma si è trattato di un evento tutt’altro che noioso e la presenza dell’editore di Topolino rappresenta un costante tentativo di relazionarsi e confrontarsi con i suoi lettori. Un fatto che apprezzo come principio.

Quest’anno il panel era presenziato da Serena Colombo, coordinatrice editoriale Disney Panini, in compagnia di Alessandro Pastrovicchio, Marco Gervasio e Fabio Celoni (qui il video integrale dell’evento). Nella parte iniziale tutti e tre gli autori hanno avuto tempo e spazio per sbottonarsi su retroscena legati alle loro storie recenti, regalando al pubblico curiosità e aneddoti interessanti. Peccato però che non si sia colta l’occasione per celebrare a dovere il 90° anniversario di Paperino, nonostante proprio in quel giorno ricadesse il suo compleanno. Al di là di qualche riferimento dovuto, l’impressione è che si sia usato il 90° anniversario come pretesto per parlare di storie recenti non necessariamente legate a Paperino.

Il panel disneyano domenicale

Interrotti brevemente dal simpatico saluto dello youtuber e tiktoker donalduck21x, noto per l’imitazione di Paperino, la seconda metà del panel è stata ricca di domande da parte del pubblico. Serena Colombo ha risposto in maniera professionale anche alle domande più effervescenti, dimostrando esperienza a gestire il cosiddetto PR talking. Questo ha senza dubbio rafforzato la sensazione di un’impostazione più aziendale, ma tutte le risposte sono state più che esaurienti, entrando anche nel dettaglio di alcuni aspetti produttivi. Al netto di tutto, l’evento è stato piacevole e interessante, seppure realmente manchevole di novità di rilievo che avrebbero fatto la differenza.

Al termine del panel ci siamo poi imbattuti casualmente con l’associazione culturale Il Tempio della Nona Arte. Chiacchierando con alcuni membri dell’associazione abbiamo scoperto, con ulteriore piacere, che erano già entrati in contatto con la delegazione del Papersera presente a Cortona. Questa associazione culturale ha l’obiettivo di valorizzare e preservare il fumetto attraverso iniziative e la realizzazione di un archivio fumettistico. La biblioteca del fumetto da loro curata si trova a Santa Lucia del Mela (ME), ed è consultabile su appuntamento. Si tratta di un archivio che di anno in anno si espande e si arricchisce e per la quale seguiremo senza dubbio la sua evoluzione.

Variant di Topolino 3576 realizzata per la fiera

Tirando le somme di questa esperienza, mi rimangono due giornate vissute in maniera per nulla spiacevole, ma con una sensazione forte di una mancanza di qualcosa che potesse distinguerla dalle altre edizioni. Questo è il vero punto dolente che mi sembra di dover sottolineare, le poche novità di sostanza e contenuti. La selezione di autori e invitati rimane indubbiamente di qualità, basti pensare alla presenza di ZeroCalcare, autore della locandina della manifestazione, capace come sempre di riscuotere, senza la sorpresa di nessuno, un grande successo nonostante non fosse presente nei giorni principali. È anche vero però che, di anno in anno, si nota il ritorno frequente di alcuni ospiti.

Ma questo è chiaramente più un problema per quanti, come me e Roberto, visitano immancabilmente la fiera fin dalla prima edizione. Per un neofita del fumetto o per dei ragazzi che cercano un’esperienza divertente Etna Comics rimane, per quanto riguarda la Sicilia, la fiera più consigliata ponendosi indubbiamente diverse spanne sopra tutte le altre.

Autore dell'articolo: Filippo Francesco Montalbano

Interessato all’analisi del fumetto e della narrativa in tutte le sue forme mediali, ho studiato prima Design Grafico e poi Cinema e Video all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Il mio approccio è multidisciplinare e il mio ambito di ricerca spazia dai mass media alla semiotica arrivando al mondo nipponico a 360 gradi. Mi interessa approfondire in particolare il tema dei meccanismi intersoggettivi nell’arte e nella comunicazione.