Viaggi e Tesori di Paperon de’ Paperoni
A poco meno di un anno dalla morte del poeta dei paperi, Rodolfo Cimino, la Disney decide di omaggiarlo pubblicando in edicola un albo di grande formato, dalla preziosa copertina verde ruvida e dallo smagliante disegno di Cavazzano, e con un titolo che riecheggia un volume storico per il fumetto italiano, quel primo Oscar Mondadori che omaggiava la Nona Arte e l’Uomo dei Paperi Carl Barks, Vita e Dollari di Paperon de Paperoni. Con questo speciale, il cui sottotitolo è “Il Mondo Fantastico di Rodolfo Cimino”, si decide di mostrare con forza il nome di autore importantissimo e di mostrare con otto storie per sette disegnatori diversi tipiche tematiche ciminiane: animali bizzarri, popolazioni perdute, saggi barbuti, lotte col vicino, idiosincrasie paperoniane, coraggio paperiniano.
La scelta è caduta su storie più antiche, radunate nei primi anni di produzione ciminiana. Infatti sia Paperino e il Treno Scomparso che Paperino e l’Orso del Klondyke sono del 1961 e tra le prime cinque storie sceneggiate dall’autore. Storie piuttosto classiche dove però appaiono già il linguaggio forbito, i Bassotti trattati come cattivi veri e ingegnosi, un Paperino battagliero e coraggioso, invenzioni e idee fantasiose.
Nella storia successiva, Paperon de’Paperoni visir di Papatoa, questi concetti vedono un’adeguata evoluzione. I disegni di Scarpa mostrano il classico desiderio di Paperone per non pagare le tasse e trova nel tranquillo e facilmente blandibile popolo di Papatoa la possibilità di diventare monarca assoluto. Cimino mostra anche come Paperone per ottenere di più sia pronto a compiere azioni malvagie, ma sarà punito per questo. La morale ciminiana si dispiega splendidamente nei compiuti anni ’70 con Paperino e la Pentola Genuina e Paperino e la Slitta di Babbo Natale, storie piuttosto simili in cui l’avidità di Paperone viene punita dal candore di Paperino. La punizione però in Cimino passa sempre attraverso la comprensione, ovvero che se si comprende l’errore si è perdonati e salvati. Alti concetti, infilati tra le pagine dei paperi parlanti.
Uno stupendo Gatto mostra in Zio Paperone e il Serpente Monetario le correlazioni economiche tra l’andamento della moneta e l’animo di Paperone, in perfetta simbiosi col biondo metallo che tanto ama. La ricerca di nuovi guadagni lo porta a nuovi mercati come nella celebre Zio Paperone e i Tapirlonghi Fiutatori, in cui un ottimo Cavazzano illustra uno tra gli animali più strani dell’immaginario di Cimino, per una storia che presenta in maniera sempre elegante e divertente tematiche classiche. Il volume si chiude con una storia comica, Paperino e il Roditorinco Nordico, illustrata molto bene da una giovane Silvia Ziche, in cui la lotta tra Paperino e il suo vicino si trasfigura in vignettoni fatti da onomatopee e nuvole di polvere.
In definitiva un volume molto ben fatto, che celebra un grande sceneggiatore con storie non banali e atipiche, ma certamente vincenti. L’apparato redazionale non sconcerta, ma è semplice e dona preziose informazioni anche agli esperti. Una elegante linea editoriale incornicia il tutto, rendendo un doveroso omaggio a Rodolfo Cimino, colui che ha scandagliato l’animo umano mostrandocene il cuore papero.