PK Giant Single Special Edition
Gli speciali di Pkna sono sempre stati operazioni editoriali particolari. Nonostante annunci e proclami di sconvolgenti rivoluzioni, gli albi estivi presentavano tante storie brevi di diversi autori collegate da labili fili conduttori, con un apporto relativo alla continuity (a parte Zero Barra Uno). A fare eccezione è prorio la fine del mondo, la storia più lunga di Pkna – ben 78 tavole – e l’unica a presentare un fatto importantissimo in un numero speciale in cui, paradossalmente, Paperinik fa poco o nulla.
Immagine promozionale dello Speciale uscito nella testata dell’estate 1999, con grande enfasi sul gadget calendario.
L’avventura è scritta e disegnata a otto mani, con due coppie di autori che si dividono i diversi piani temporali, che vanno poi a confluire in un unica fondamentale vicenda. Se a Cordara e a Freccero spetta la parte più urbana e disincantata, è sulle spalle del prode Enna che ricade il pesante fardello di narrare la caduta di Xerba e la crudele invasione del pianeta da parte degli Evroniani. è l’occasione per lo sceneggiatore sardo di riproporre il malvagio Gorthan, già visto in Mekkano, e tutta la sua poesia, in un delicato parallelismo con la storia di Biancaneve e del Cacciatore. Il lettore legge con famelica curiosità e con passione la storia nota di un fatto ineluttabile, da cui l’intera saga era partita. Le prime cinque tavole mute di Evroniani sono qui riviste ed ampliate, portando a provare grande empatia per un pugno di Xerbiani che tenta l’estrema difesa. Enna realizza con cura i dialoghi e l’esposizione di una civiltà basata esclusivamente sulla scienza, e quindi povera di sentimenti. Xari si dimostra il razionale e freddo guerriero che è, mentre Xado non può che assistere alla rovina del suo pianeta e all’inizio della sua sete di vendetta. Il solitario cacciatore Kravenn, ispirato a quello dell’Uomo Ragno, si muove docile e senza sentimenti, implacabile nel suo compito. A sbilanciare un po’ la storia è la parte ambientata sulla terra, un po’ troppo ridanciana e inutilmente allungata.
Una storia eccezionale di Pkna, struggente nel suo inelluttabile destino. Fa un po’ strano che sia stata scelta per festeggiare i 20 anni di Pkna, proprio in virtù della sua eccezionalità . Il risultato comunque è un solido volumetto brossurato, accompagnato da venti omaggi di sceneggiatori e disegnatori, tutti pronti a realizzare un sentito e riuscito lavoro: Celoni, Pastrovicchio, Faccini, Guerrini sono sicuramente tra i migliori, ma ognuno potrà trovare i suoi. La piatta copertina non aggiunge molto, sfigurata poi da quell’incredibile errore della “s” mancante in “anniversario”: un vero scempio, che inevitabilmente porta il voto a tre stelle, quando ne avrebbe meritate sicuramente cinque.
15 MAR 2016