Topolino 3186
Finita la saga di PK, si ritorna alla normalità. E se la normalità è quella che si trova questa settimana, ci sarebbe da metterci la firma, dato che tutte le storie del numero sono ben riuscite. Intendiamoci, manca il capolavoro, ma anche e soprattutto la nota stonata, e in un periodo in cui gli alti e bassi sono numerosi, non è affatto un male, anzi!
Con Paperino, Zio Paperone e la fusione… semifredda (Vitaliano/Mazzarello) prosegue il filone di storie dedicate al ciclo “Comics & Science“, con quella che sembra essere un'avventura “di tutti i giorni” dei paperi in cui però trova posto in maniera naturalissima il riferimento alla fusione fredda (argomento che poi viene trattato in maniera interessante sul redazionale subito dopo: al di là delle storie in sè, il redazionale dedicato è un ottimo espediente in più per stuzzicare la curiosità dei lettori, giovani e meno giovani). Nella narrazione trovano posto anche i classici espedienti lessicali dell'autore, che stavolta sembrano meno pungenti del solito.
Prosegue poi anche la saga di X Mickey, con l'episodio La verde signora (Venerus/Mazzarello), che, se confrontato con la media generale della storie pubblicate negli ultimi mesi è sicuramente ottimo, ma perde miseramente il confronto con la precedente avventura, che aveva atmosfere di tutt'altro registo, più adatte ad una serie che si atteggia a serie “horror”. Il risultato finale è comunque buono, con uno spaccato più quotidiano del mondo dell'impossibile.
Segue una breve della serie Dai retta a Paperetta: in sole quattro pagine, Compleanno canoro (Stabile/Lucci) ci si immerge nel mondo adolescenziale della protagonista, fatto di piccole gioie… e grandi soddisfazioni.
Non manca la storia di stampo (è proprio il caso di dirlo) classico: Nonna Papera e le torte spray (Michelini/Gatto) è classica dai nomi alla trama, ma lo svolgimento risulta di tutt'altro registro, con dei personaggi molto ben utilizzati.
La storia finale è invece una piccola chicca: in Superpippo e il coraggio di un eroe, Pietro Zemelo (con i disegni di Barbaro) ci offre una storia di SuperPippo molto seria (perlomeno in riferimento all'atmosfera sconclusionata che ha spesso accompagnato il personaggio), in cui non manca l'occasione di riflettere su cosa significhi davvero essere un eroe; i personaggi, sia il supereroe del titolo sia gli altri due protagonisti si presentano molto ben caratterizzati, e con degli atteggiamenti che colpiscono con le loro forti personalità.
Un gran bel numero, in conclusione!