Deluxe Edition 11: PK – Cronaca di un Ritorno
Anche la quarta storia di Pkne arriva in edizione Deluxe, in maniera non dissimile dalle altre. Partiamo dalla pregevole copertina e dai buoni contenuti speciali. In linea con quanto fatto con gli Argini del Tempo, l'apparato editoriale è ricco e completo. Tutti gli autori coinvolti si prendono il loro spazio per raccontare i dietro le quinte, le motivazioni, il materiale iconografico, le prove colore e quant'altro. Tutto assai pregevole, anche se forse bisognava dare più spazio a Sisti nell'esporre le sue teorie e le sue idee riguardo la struttura demografica e sociale evroniana. In ogni modo, le sette pagine di extra risultano sufficienti e decorose,
ben di più della pochezza per l'edizione deluxe del Raggio Nero.
Avviciniamoci ora alla storia: Cronaca di un ritorno ha il suo cuore, in teoria, nel riportare in vita Xadhoom, in ossequio a ben precise richieste editoriali interne. Spiace dirlo, ma l'operazione non è del tutto riuscita. La xerbiana è sbandierata come molla di tutta la vicenda, ma il suo ruolo è ben modesto e la sua presenza sostanzialmente inutile. Il finale, che rieccheggia nuovi e vecchi inizi, non è sufficiente a smuovere l'idea di inutilità di tutta l'operazione.
Il focus della storia sta nel prode Paperinik, costretto a barcamenarsi in maniera furbetta tra doppigiochi, Evroniani confusi e nuovi alieni senzienti un po' noiosi. Sisti è abilissimo a delineare il papero mascherato come eroico ma anche goffo, senza dunque scordare il Paperino che è in lui. Tutta la trama però risulta un po' artificiosa, inconcludente, e sembra non andare da nessuna parte. Questo aspetto è particolarmente evidente nell'ultima puntata, con un finale affrettato e troppe poche tavole a disposizione: spiace come la redazione non abbia concesso più spazio alle idee di Sisti.
Claudio Sciarrone da par suo si diverte come al solito, rinnova la fisionomia di Xadhoom e sperimenta un po' di movenze papere. Il suo tratto risulta però, anche qui soprattutto nell'ultima puntata, un po' raffazzonato, con mancanza di dettaglio. Le ultime tavole risultano ricche di grandi vignettoni, forse perchè il tempo a disposizione rimasto poco.
In conclusione, la storia risulta gradevole, ma nulla di eccezionale, incapace di coinvolgere il lettore ed in qualche modo ingannevole nei suoi confronti. Il ritorno di Xadhoom appare del tutto gratuito, e non riteniamo l'operazione completamente riuscita. L'edizione risulta invece accurata e completa.
Si ringrazia Pacuvio per il prezioso aiuto iconografico.