Topolino 3208

21 MAG 2017
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Un buon numero, con il finale di Pk che conclude la saga in modo credibile e a detta dei Pkers anche molto in linea con il personaggio. E', però, la prima storia ad essere molto bella e ben costruita, riuscendo a mantenere l'atmosfera originale in un ambientazione disneyana.
I racconti di Edgar Allan Paperoe – Le indagini di Auguste Duckpin (Secchi/Ermetti): è appunto una buona storia, fruibile sia da chi conosce bene i racconti di Poe, ma anche da chi non ha mai letto nulla (nel caso comunque rimediate! Non si possono superare i quindici anni senza averlo fatto)! Lo stile è un mix quasi perfetto di horror e di ironia, quando la tensione diviene troppo pressante ci pensano le gag divertenti a pareggiare i conti. Un discorso analogo si può fare per il lessico utilizzato molto retrò ma stemperato dalle usuali battibecchi tra i personaggi, i quali sono ben caratterizzati e anche gli interpreti ben scelti.
Paperoga con la testa tra le nuvolette (Faraci/Castellani) è una breve che lascia un po' il tempo che trova, non particolarmente divertente, nè particolarmente profonda. Il tentativo è quello di ironizzare sul mondo del fumetto, ma forse il messaggio risulta troppo ermetico e di conseguenza poco comprensibile.
Ben altro risultato viene invece da Topolino e la biblioteca infinita (Zemelo/Usai): di storie come queste ce ne dovrebbero essere di più, divertente, profonda, con un messaggio davvero bello, forse non del tutto originale, ma il dilemma della determinazione del fato, il concetto del libero arbitrio, la speranza di poter in qualche modo cambiare il passato o comunque modificare il futuro. Il tema è trattato in modo molto delicato, ma senza essere melenso o banale.
Infine, chiusura con PK – Il marchio di Moldrock (Artibani/Pastrovicchio), degna conclusione di una saga che ha ritrovato lo spirito (mi dicono i Pkers) del passato, con la presenza di grandi problemi morali e scelte difficili e un'ironia (questa l'ho notata anch'io) davvero irriverente.
In conclusione, quindi, un numero completo e più che piacevole.

Autore dell'articolo: Nebulina