Tesori Made In Italy – 50 capolavori Disney di Giorgio Cavazzano (3 di 6)
Continua a spron battuto la collana celebrativa dei 50 anni di carriera di Giorgio Cavazzano, e il terzo numero non smentisce la qualità dell'autore veneziano. In particolare, le poche storie del volume sono davvero di qualità elevata, perfette nei loro diversi generi e nei diversi stili di sceneggiatura.
Il giallista Silvano Mezzavilla, abile scrittore di mistery, nell’enigma del faro è capace di mostrare come i cattivi non siano sempre così riconoscibili. Mezzavilla ci guida infatti in un thriller in cui Topolino agisce in maniera deduttiva, un indizio alla volta, per ritrovarsi invischiato in un caso in cui poteri forti tramano nell'ombra: tematiche più adulte, che faranno da apripista all'era faraciana qualche anno dopo.
Molto interessante è Buon compleanno, Paperino!, in cui si sente la penna americana e la sensibilità femminile di Janet Gilbert. La storia nasce per celebrare i 60 anni di Paperino nel 1994, e Cavazzano viene chiamato per illustrarla e farsi ambasciatore del fumetto disneyano: infatti, la vicenda venne pubblicata in contemporanea in diversi mercati del mondo. L'approccio utilizzato dall'autrice non fa mancare la parte umoristica, ma è evidente il sotto testo della storia: Paperino è rappresentato come un vecchio, ingenuo e stanco perseguitato dall'apparire e dai tentativi di migliorare il suo aspetto. Il tempo che passa e scorre è un argomento tabù e poco sensato nel fumetto disneyano, teatrino senza memoria in cui tutto ritorna sempre, senza ricordo. Vedere questo Paperino che combatte le rughe è, non solo spassoso, ma anche molto intelligente, e specchio perfetto di un certo stile di vita anni '90, e contemporaneo ancora oggi.
Infine, solo parole di merito per Miseria e Nobiltà, storia che permette a Topolino & company di interpretare alla perfezione la vita e la società napoletana. La sceneggiatura perfetta di Artibani e Arena è una manna per un divertito Cavazzano, l'omaggio a Totò e Scarpetta risulta eccezionale.
Molto buono il portfolio, come sempre, e preziosa la panoramica di quegli anni, con il passaggio di direzione da Capelli a Cavaglione e l'internazionalità di Cavazzano, che si impone anche in Francia come copertinista.