Deluxe Edition 20: Paperino e la Regina fuori tempo
Noia, fastidio, incomprensione e delusione. Sono questi i sentimenti che ci muovono nel recensire questa storia. Il ritorno di Reginella, richiesto dalla redazione e pompato dal marketing è stato in sostanza una delusione, purtroppo. Enna ha provato a recuperare le atmosfere ciminiane portandole in altre direzioni, ma si perde: la sottotrama dei nipotini è sostanzialmente inutile e fastidiosa, mentre le tecnobubbole esplicative risultano noiose e d’impaccio, occupando buona parte delle tavole. Ma il problema sta proprio nel rapporto tra i due protagonisti. Forse sotto una spada di Damocle censoria, Enna si ritrova a far incontrare Paperino e Reginella il meno possibile, e a travisare del tutto le motivazioni che li lega. L’amore diventa amicizia, il papero si lancia in un’impresa complessa in maniera ben poco chiara, mentre la parte all’età della pietra alla fine diventa solo frustrante. In un gioco a nascondino tra autori, lettori e personaggi, il nucleo che animava le storie di Cimino scompare, e il resto della cornice crolla miseramente sotto il peso delle proprie ambizioni. A compensare la confusione narrativa ci pensa Giada Perissinotto, che disegna una dolce e tenera Reginella, dei graziosi paperi e degli sfondi curati. Il confronto con Cavazzano viene superato, però non basta.
Copertina inedita valida, contenuti speciali discreti, ma la storia non supera l’esame, purtroppo. A questo si aggiunge la conferma, con nuove storie, di voler presentare Reginella solo come amica: una scelta che svilisce l’originale e ne mina la sostanza. A che pro usare la regina di Pacificus? Tanto vale inventarsi altro.