Topolino Fuoriserie 1 – PK: Un Nuovo Eroe
Il rilancio di Pikappa a Lucca Comics & Games passa da una nuova testata, Topolino Fuoriserie, che ospiterà la storia Un nuovo eroe.
La scelta di riportare Pikappa in edicola con una testata autonoma appare coraggiosissima in questo 2019. La direzione Bertani trasferisce scudo, Lyla e compagnia dalle pagine di Topolino dopo l’esperimento, riuscito ma non del tutto, di PKNE in un cartonato di grande formato intitolato Topolino Fuoriserie, collana trimestrale con uscite vicine alle grandi fiere del fumetto, partendo da Lucca 2019.
Al timone l’inedita coppia Roberto Gagnor e Alberto Lavoradori, il primo per la prima volta ai testi del Pikappero, il secondo colui che impostò in maniera innovativa la saga con il fondamentale numero #0 Evroniani del marzo 1996.
Risultato? Piuttosto ambiguo, purtroppo.
Partiamo dal confezionamento editoriale. A poco serve la bella copertina di Andrea Freccero quando hai una cartonatura piuttosto misera e fragile, zero editoriali (seconda e terza di copertina ospitano il colophon, la pubblicità dell’albo “gemello” dedicato a Wizards of Mickey e basta). Oltre ad una colorazione davvero povera, fatta di colori primari, nessuna ombreggiatura e poca profondità (l’assenza di Monteduro è pesantissima).
Sembra quasi un prodotto affrettato, poco convinto. I colori deprimono innanzitutto il lavoro di Lavoradori, che con il suo tratto espressionista e quasi cubista non riesce ad essere esaltato, anzi, ne viene represso.
L’aspetto narrativo presenta alti e bassi. Abbiamo un paio di belle frasi, dei momenti sinceri come quelli della rivolta dei minatori e un’idea di fondo intrigante (Pikappa solo contro tutti in un pianeta alieno). Questi semi potenzialmente interessanti sono però spesso gettati al vento a causa di qualche battuta fuori luogo, momenti senza senso, passaggi troppo affrettati e situazioni inserite in maniera gratuita (tipo i PKorps).
Il problema di fondo è che succedono molte cose, ma non riusciamo né a crederci fino in fondo né ad affezionarci ai vari personaggi. La girandola di fatti viene sprecata da passaggi rapidi e da esigenze di spazio che tarpano qualsiasi buona intenzione.
Peccato, perché sono parecchi gli spunti interessanti e i momenti maturi, in cui Pikappa è solo e confuso. Purtroppo, non funzionano completamente, eccedendo in retorica o mancando di credibilità . Il disegno di Lavoradori non aiuta, risultando o confuso o troppo sintetico, reso ancor più zoppo dalla colorazione.
In definitiva, apprezziamo la scommessa e il rischio che si sono presi editori e autori, ma ne vediamo per ora limiti e approssimazioni.
La storia necessitava di più pagine o di meno fatti. Qualcosa sarà chiarito con gli episodi successivi, forse, il che però vuol dire creare pause di tre mesi: non sarà chiedere troppo al lettore, che si trova in mano una storia monca, non autoconclusiva e in assenza di una tempistica chiara?
Vedremo, con questo primo numero premiamo comunque il coraggio dell’iniziativa.