Topolino 3352
Risultato positivo anche per Zio Paperone e la corsa all’asteroide (a cui si ispira la copertina di Andrea Freccero), seconda portata di Sisti con i disegni di D’Ippolito. L’ambientazione torna la Paperopoli classica, teatro delle sfide tra Paperone, Rockerduck e gli altri miliardari paperopolesi, che stavolta arrivano a scontrarsi nello spazio pur di raggiungere la supremazia sugli altri. Trama classica, quindi, si diceva, ma resa piacevole ed interessante da una sapiente sceneggiatura.
Dopo una parte centrale inconsistente, tra gli ultimi (per fortuna!) due confusionari episodi di Donald Quest e 6 tavole di nulla assoluto spacciate come scherzo di Carnevale, si giunge al vero piatto forte del numero.
Pippo e la preveggenza favolatoria (testi e disegni di Blasco Pisapia) è una storia dall’impianto talmente classico e “neutro” (mi si passi il termine) che a prima lettura risulta praticamente impossibile da datare in un determinato periodo storico: non è permeata di neologismi stile Papernet, non ha vippume vario evanescente buttato lì alla rinfusa, non è una marchettata a chissà cosa, ma al contrario ha una trama che sta in piedi da sola, con una sceneggiatura di tutto rispetto, mai banale seppur nella sua prevedibilità e che alla fine lascia quella piacevole sensazione di rilassatezza e spensieratezza che ultimamente su Topolino purtroppo latita.
In chiusura abbiamo invece il prologo di Paperinikland, a firma Gervasio/Cavazzano, che promette di essere una storia epocale per il personaggio: vedremo cosa riserverà .
Lato redazionali, interessante l’approfondimento sul programma spaziale AIDA, a cui peraltro è legata la storia di Paperone.
25 FEB 2020