Intervista ad Alex Bertani (prima puntata)

08 MAG 2020

Il 5 aprile scorso, mentre l’Italia era nel pieno della quarantena, il nostro Fabio Del Prete ha realizzato una bella intervista live sul suo canale YouTube, il The Fisbio Show, ad Alex Bertani, Direttore di Topolino e delle altre testate Disney italiane dall’ottobre 2018. Nel corso di un paio d’ore sono stati toccati numerosi argomenti e sono state fatte delle interessanti considerazioni, animate dalla vivace partecipazione di molti utenti del “Tubo” nella chat del video: la potete trovare qui.

D’accordo con Fabio, abbiamo quindi pensato di “ospitare” il Direttore anche su questi lidi pubblicando a puntate una trascrizione della loro chiacchierata. Ciò non sarebbe stato possibile se non dopo un attento e paziente lavoro di sbobinatura e di editing. Un grazie va quindi ai valenti redattori del Papersera che hanno preso parte all’impresa: Amedeo Badini, Alberto Biscazzo, Valentina Corsi, Davide Del Gusto, Carlotta Franceschini, Matteo Gumiero, Guglielmo Nocera, Federico Pavan e Salvatore Torrisi.

E ora, bando alle ciance, buona lettura a tutti!

Come sanno coloro che mi seguono, in questo periodo l’unico modo per rimanere un po’ in contatto tra noi youtuber della “piattaforma Disney” e gli autori sono queste dirette per intrattenere un po’ anche i lettori. Ci tenevo particolarmente a farla anche con te visto che le fiere, purtroppo, non ci saranno, sperando che in autunno ci sia uno spiraglio… Prima di tutto, come stai? Come stai vivendo questa quarantena forzata e come state lavorando?

Mah, io sto bene… Sto vivendo ovviamente male questa quarantena, come penso tutti. La mia vita è molto intensa dal punto di vista sociale, dei rapporti umani, così questi domiciliari un po’ forzati chiaramente pesano. Credo tutti quanti ne approfittiamo anche per riscoprire delle cose che magari non facevamo da tempo e stare un po’ più con noi stessi. È un mese circa che sono chiuso in casa, quindi comincia a diventare un pochino pesante. Ma penso lo sia per tutti, anche perché non s’intravede a breve termine quella che può essere la fine di questo periodo.

Dal punto di vista lavorativo, di Panini e della redazione dei fumetti, diciamo che per quello che riguarda la parte Disney è tutto abbastanza normale. Praticamente tutte le cose Disney che facciamo escono anche in edicola: l’edicola è aperta, funziona; abbiamo circa 3.000 edicole chiuse in tutta Italia, che sono poco più del 10%, quindi tutto sommato il grosso del canale c’è. Magari fanno orari ridotti, alcune aprono solamente al mattino… Diciamo che con tutta la parte Disney siamo comunque abbastanza operativi e il flusso di lavoro non si è particolarmente fermato. Noi ovviamente siamo tutti in telelavoro, abbiamo un po’ imparato un modo di lavorare che non era abituale – anzi, non lo era per niente; facciamo tutti i giorni le riunioni, ci sentiamo, discutiamo le cose…

Purtroppo la situazione è molto diversa per tutta la parte Marvel e manga, perché la chiusura delle fumetterie e delle librerie ci ha obbligato a interrompere un sacco di uscite, a farle slittare a date che per il momento possono essere solamente indicative perché non sappiamo di preciso quand’è che le fumetterie riapriranno. Abbiamo posticipato di due mesi il lancio della DC Comics, ma anche questa è una data per il momento sulla carta.

State pensando a qualche diversivo per poter uscire in qualche modo se la situazione dovesse restare ancora questa? Se le fumetterie per “tot” mesi non potranno riaprire, voi continuerete a posticipare tutto?

È una bella domanda la tua. Diciamo che Panini è molto legata al mondo delle fumetterie, per tanti anni il canale con cui Panini ha vissuto ed è riuscita ad ampliare quella che era la propria area di attività nei fumetti. Da parte nostra c’è la volontà di cercare di non danneggiare in nessun modo un canale che per noi è prezioso, fatto di persone che ci hanno sempre sostenuti, che sono state vicine al nostro lavoro. Già oggi il fatto di uscire in edicola con delle cose e di non poterle distribuire in fumetteria rappresenta qualcosa che sicuramente non è piacevole; difatti abbiamo ridotto veramente all’osso quelle che sono uscite da edicola, perché non possiamo distribuire nelle fumetterie, tranne quelle che fanno un lavoro online: alcune fanno consegne a domicilio, in qualche modo si sono un po’ reinventate. Però sicuramente sono una minoranza, non sono il grosso del canale. Quindi io credo che su tutto quello che è il grosso della nostra attività aspetteremo le fumetterie.

Io sono tra quelli che fortunatamente hanno la fumetteria che offre questo servizio di consegna a domicilio. Però, tramite lo shop della Panini, c’è stata anche un’interruzione nella spedizione delle uscite che erano previste per le fiere di questo periodo…

No, noi siamo aperti. Facciamo le spedizioni, a parte le zone rosse.

Beh, hanno sospeso la spedizione delle uscite che erano previste per Cartoomics come esclusiva. Fino a un certo giorno hanno spedito, poi hanno tolto la possibilità di comprare determinati volumi. Parlo anche per Disney: pare che sia successo con il volume delle copertine, che fino a una certa data hanno spedito ma poi hanno bloccato.

Mmm… No guarda, tutti i prodotti sono disponibili. Le fumetterie che fanno questo tipo di attività possono ordinarlo e noi spediamo; se non c’è difficoltà a raggiungere la zona della fumetteria tutti i prodotti sono disponibili per essere spediti. Chiaramente la fumetteria deve ordinarli, questo sì. Però non c’è stato nessun blocco di titoli.

La copertina variant di Topolino 3355 realizzata da Claudio Sciarrone, inizialmente prevista per Cartoomics 2020

La copertina variant di Topolino 3355 realizzata da Claudio Sciarrone, inizialmente prevista per Cartoomics 2020

Come vedi, io ho preso la variant di Cartoomics tramite la fumetteria. A un certo punto mi hanno comunicato che quella e altre cose non erano più ordinabili. Non capisco se sia un blocco da parte dell’editore per tutelare anche la fumetteria in sé o se siano terminati.

Ci sono delle fumetterie che stanno continuando ad ordinare materiale e credo che lo ricevano abbastanza regolarmente. Chiaramente le quantità sono diverse, perché non c’è il pubblico solito. Però, come dicevo prima, a quanto ne so alcune fanno spedizioni a domicilio o vendono online sul proprio sito. Noi stiamo continuando a servirle; abbiamo dei problemi con alcune zone perché i corrieri non portano le merci in tutta Italia. Adesso non so le librerie dove tu ti servi, però tu sei piemontese, quindi non…

Sì, finora io non ho avuto problemi. Fino ad oggi mi hanno consegnato tutto quello che ho ordinato, seppur con ritardo. Ma quello è dovuto ai corrieri che comunque sono “leggermente” più sollecitati in questo periodo visto che ormai tutti gli acquisti sono quasi vincolati a internet. A proposito di questo discorso, come pensate di muovervi per tutto quello che avete programmato per le fiere di aprile e maggio, che abbiamo visto anche su Anteprima e Topolino?

Uscirà semplicemente sul mercato delle fumetterie e sugli shop online. Uscirà praticamente tutto quello che era stato previsto.

Quindi ciò che doveva uscire al Comicon di Napoli lo troveremo in concomitanza in quel periodo su internet?

No. Aspetteremo che le fumetterie riaprano. Ciò che non è distribuito in fumetteria non è disponibile sullo shop della Panini.

Giorgio Cavazzano ha realizzato invece la copertina variant di Topolino 3359, prevista per Romics 2020

Giorgio Cavazzano ha disegnato la copertina variant di Topolino 3359, programmata per Romics 2020

Invece per quanto riguarda le variant previste per le fiere, in quel caso le farete sempre?

Sì, le variant verranno fatte tutte. Sarebbe dovuta uscire fra un paio di settimane quella di Raffaello per il Romics. Probabilmente la terremo ferma fino a quando non ci saranno le fumetterie che potranno distribuirla. Però, tutto quello che era stato programmato uscirà al 99%. Magari qualcosa slitterà in avanti.

Per quanto riguarda la mancanza delle fiere, quanto vi pesa non poter essere a contatto col pubblico, per capire un po’ com’è l’umore?

Pesa abbastanza, perché Panini tradizionalmente ha nelle fiere un momento di confronto importante con proprio lettorato e con gli addetti ai lavori, con il pubblico… Per noi è molto importante, al di là magari delle conferenze, vedere le persone allo stand. Quei lettori magari che vengono, ti chiedono delle informazioni, ti danno dei giudizi, ti espongono delle critiche, degli apprezzamenti. È un termometro abbastanza importante del lavoro che facciamo e siamo abituati a fare sempre una sorta di debriefing. Tutte le persone che erano allo stand in qualche modo portano il loro contributo di “A me hanno detto questa cosa qui, mi hanno criticato per questa cosa, mi hanno detto che piace molto questo tipo di pubblicazione…”. Insomma c’è sempre un rientro dalle fiere in cui quello che è stato condiviso diventa patrimonio di tutti. È un modo di valutare il proprio lavoro perché quando sei nel tuo ufficio a volte il rischio è di essere sotto una campana di vetro. Sei lì, fai le tue cose e perdi un po’ il contatto con quella che è la realtà, la reazione di qualcuno che non è dentro le cose come lo sei tu, che conosci i retroscena. Quindi sei portato a ragionare in un modo un po’ distaccato dal lettore. Credo che questo tipo di confronto sia molto importante e molto utile.

In questo periodo sono molto frequenti questi incontri live tra editori, librerie, autori, youtuber vari. Vista la mancanza delle fiere avete pensato di fare delle conferenze virtuali con più persone per aggiornare il pubblico sulla programmazione di Topolino?

Guarda, tre volte alla settimana stiamo facendo degli incontri con gli autori su Instagram. Io ci sarò mercoledì 8 aprile. Sarà anche quello un modo per raccontare un po’ quello che stiamo facendo, un surrogato degli incontri alle fiere. È difficile pensare di riuscire a calamitare l’attenzione che c’è nel momento della fiera in un momento così, deciso empiricamente: “il giorno X facciamo la conferenza che sarebbe stata di Cartoomics”. Anche perché poi una serie di cose che sarebbero dovute uscire a Romics o al Comicon magari usciranno più tardi. Ecco, diciamo che lo stiamo facendo un po’ a spizzichi e bocconi con gli autori.

Certo, era più l’incontro con i lettori quello che intendevo, su una piattaforma ufficiale che sicuramente porta più persone a partecipare.

Ripeto, la live di mercoledì prossimo, alla quale io parteciperò, sarà aperta alle domande del pubblico. Parleremo di Topolino, delle cose che stiamo facendo, delle storie, degli autori, delle uscite… Ma mentre ad una conferenza in fiera fai un monologo, nelle dirette si va più sul dialogo, perché questo tipo di strumento funziona meglio quando c’è un’interazione. Sarebbe quindi più difficile fare lo spiegone.

Andrea ti domanda: come cambia la vita di redazione dovendo telelavorare?

Cambia tanto perché mancano i rapporti umani e quindi devi sopperire con questi sistemi: le conferenze fatte al computer, con Whatsapp, le telefonate. Cambia il modo di lavorare nella sostanza: impari nuovi codici per comunicare, per fare le cose e per capirti perché è chiaro che quando una persona ce l’hai davanti la comunicazione è molto più facile, a volte anche uno sguardo o un’espressione ti aiuta a capire. Però alla fine è possibile anche lavorare in questo modo, facendo un po’ di necessità virtù. Devo dire che in queste settimane grossi intoppi non li abbiamo avuti: le cose le facciamo e tutto è filato via in modo abbastanza liscio.

Cambia qualcosa per te e per i tuoi collaboratori nel rapportarsi con gli autori e con i disegnatori?

No, non tanto. Con gli autori anche prima il rapporto era spesso telematico, perché sono sparsi un po’ su tutto il territorio italiano, dalla Sardegna, alla Sicilia, a Napoli. Non ti vedi sempre in redazione, come con il marketing o con i redattori, quindi con loro c’è un tipo di rapporto simile a quello del resto dell’anno. Devo dire che il rapporto con gli autori è quello che è cambiato meno in questo periodo.

Ho però notato con piacere che hai introdotto queste riunioni di redazione molto numerose. Una tua iniziativa, stando a quanto mi hanno detto alcuni autori.

Credo che sia importante condividere un progetto, delle idee su quello che si vuol fare, su quello che si vuole scrivere e su quello che si vuole proporre ai lettori. Mi piace l’idea che tutti gli autori di Topolino formino una squadra che condivida le strategie. Credo di avere un’idea abbastanza forte del giornale che vorrei e ci ho tenuto molto a condividerla con loro, a condividere le cose che voglio, a cercare di trasmettere quello che mi piacerebbe fare e quello che mi aspetto da loro.

Un momento della riunione del 4 dicembre 2019 con alcuni sceneggiatori di Topolino (fonte: Topolino Magazine)

Avere momenti di aggregazione secondo me aiuta, anche banalmente, per il confronto che avviene tra di loro. Mi sono reso conto in queste riunioni che alcuni autori non si erano mai conosciuti dal vivo anche se magari si erano sempre sentiti e avevano fatto delle storie assieme senza mai conoscersi di persona. Devo dire che in quella situazione sono uscite fuori molte cose e quindi sarà sicuramente un’esperienza che rifaremo, anche con i disegnatori. Come tu sai ho la fortuna di avere con me, in questo percorso che sto facendo con Topolino, Andrea Freccero, che è una persona veramente incredibile, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano. Anche con lui abbiamo fatto questi incontri in cui si è partiti non dico dall’ABC, perché non è così (e dall’altra parte c’erano comunque dei professionisti), ma dalla voglia di mettersi in discussione, di recuperare certi modelli e certi stili, di recuperare certe capacità di raccontare con il proprio disegno, che magari a volte si era un po’ persa per la fretta, per le scadenze.

Una riunione ancor più affollata, quella del 21 gennaio scorso (fonte: Topolino Magazine)

Io credo, ed è la cosa che in queste riunioni ho sempre cercato di trasmettere a tutti quanti, che Topolino debba proporre solamente l’eccellenza. So che può sembrare un pochino presuntuoso, ma l’obiettivo deve essere questo e vorrei che tutti quanti lo condividessero. Trovarci lì tutti quanti assieme a discuterne, ognuno a dire la propria opinione, a raccontare le proprie esperienze e le proprie idee, secondo me è comunque un’esperienza molto positiva. E ho anche avuto dei feedback molto buoni da parte degli stessi autori che mi hanno in parte ringraziato per questa novità di metterli assieme attorno a un tavolo. Poi tutti non è possibile, quindi facciamo delle varie tranche di una ventina per volta, in modo da poter rendere gestibile la cosa.

[continua…]

Autore dell'articolo: Redazione Papersera

La redazione del Papersera è un profilo condiviso da più autori, utilizzato in caso di realizzazione di un lavoro a firma di più componenti della redazione.