Topolino 3364
La bella copertina dedicata alle Giovani Marmotte
Una bella copertina di Andrea Freccero ispirata al grande Nord ci ricorda che il focus del settimanale è ancora quello delle GM, cui è anche dedicata la prima parte (di due) del gadget componibile rappresentante Paperino e nipotini in divisa da Giovani Marmotte.
Le GM in: Operazione Alaska (Rossi Edrighi/D’Ippolito) giunge al terzo episodio, e anche stavolta più che azione vera e propria si ha a disposizione – oltre a scorci molto belli ma che non rendono pienamente giustizia a quel grande Nord di cui si parlava prima – un vero e proprio gioco di interazioni sociali tra i tre nipotini e i compagni che li accompagnano nella missione per la salvaguardia dei bamballocchi.
Tra i loro contrasti, i loro battibecchi e le loro azioni viene fuori una dinamica di gruppo di certo molto interessante, ma che comunque tiene la trama principale della storia ancora molto frenata. Si comincia a percepire qualcosa e a dare un volto all’entità antagonista, ma l’impressione sembra essere quella di essere lì lì dal finale con ancora molta carne da mettere al fuoco, e viene il dubbio che la suddivisione in puntate, in questo caso, non abbia aiutato molto lo sviluppo lineare della storia.
Altra storia cardine del numero è il primo episodio di Zio Paperone e il Giro da capogiro (Enna/Mazzarello). Dopo il breve prologo della scorsa settimana, veniamo a conoscenza delle motivazioni che hanno spinto Paperone e la sua famiglia a prendere parte al Giro d’Italia. Come riportato anche sull’editoriale dedicato, la storia era ovviamente pensata per andare in parallelo con il Giro vero… ma sappiamo bene come siano andate invece le cose.
Di storie sul Giro con protagonisti i personaggi Disney ne sono state scritte e disegnate diverse, quello che qua potrebbe fare la differenza sembra essere l’antagonista, tal Masnadiero Spintòn.
Bello invece il tratto di Mazzarello, peccato solo che l’ambientazione rappresentata risulti, salvo poche vignette, piuttosto anonima. Per una storia che, come le precedenti ambientate nella nostra penisola, è stata lanciata in pompa magna con molteplici annunci indicanti il fatto che i paperi si trovavano proprio in Italia – circostanza resa ancora più accentuata dalla stretta continuity con l’appena conclusasi avventura dedicata a Raffaello – una maggiore attenzione all’ambientazione di sfondo alle avventure dovrebbe essere sacrosanta.
Segue Newton Pitagorico e il problema delle fette imburrate (Nucci/Intini), che riprende la scia delle precedenti avventure dedicate al piccolo inventore, il cui unico obiettivo nella vita sembra sia dimostrare allo zio di non essere da meno di lui in quanto a estro e genialità . Mi chiedo quanto potrà reggere questo plot prima di scadere nella ripetitività .
Le due brevi, Pippo, Blog & Tales: Divergenza di opinioni (Panini/Amendola) e I corti di Paperino: Pane e marmellata (Stabile/Ermetti), possono forse aver strappato qualche sorriso agli amanti dello stile demenziale (la prima peraltro sembra ispirarsi parecchio alla serie de I mercoledì di Pippo, che però aveva trame molto più articolate) e slapstick (la seconda) non spiccando particolarmente nel panorama delle riempitive degli ultimi mesi.
In chiusura troviamo Topolino e il club di mezzanotte (Nigro/Mazzarello), una storia di stampo spionistico/giallo piacevole e con un risvolto originale, quale il coinvolgimento attivo di Minni, ormai sempre più raro, specialmente visti i toni (i rapimenti sono – evidentemente – ancora ammessi).
Un Topolino nella media, insomma, senza particolari picchi ma che comunque si lascia leggere tranquillamente. La presenza di più storie a puntate rende anche più ostico del solito lasciare un giudizio onnicomprensivo, visto che spesso la trama è ancora lasciata da parte o è agli inizi.
19 MAG 2020