Topolino 2803

12 AGO 2009
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Seconda settimana consecutiva con un numero mediocre di Topolino. Si comincia con l’ennesimo capitolo dell’ennesima saga dei Wizards of Mickey di Stefano Ambrosio. Qualche gradevole spunto lo si trova pure, ma il tutto è condito, più che mai, in salsa nipponica e sembra confermare la destinazione al solo pubblico del pomeriggio di Italia Uno. Pure i disegni di Pastrovicchio, questa volta, non mi sono piaciuti. Di male in peggio, la seconda storia del numero: Paperino in: Donald JukeBox Hero. Si tratta dell’ennesima riscrittura dell’adolescenza dei nostri beniamini. La Muzzolini ambienta questa storia “nella Paperopoli degli anni Cinquanta” ma storpia (in una sgradevole commistione di inglese e italiano) tutti i nomi dei personaggi, come per farci implicitamente capire che, tuttavia, siamo in un una sorta di “mondo alternativo”, dove Brigitta ha circa l’età di Paperino e dove Umperio Bogarto e Bum Bum Ghigno suonano la batteria insieme. Perdippiù, la storia in sè è davvero tediosa e disarmonica. Sempre freschi e molto belli, comunque, i disegni di Cavazzano. Senza dubbio, la storia migliore della settimana è, a questo punto, la terza: Commissariato di Topolinia – Sezione Scomparsi, un poliziesco molto ben congegnato (per quanto riguarda il rapporto fra gags e azione), piuttosto originale e dallo svolgimento mai banale. Dobbiamo perciò ringraziare lo sceneggiatore Giorgio Salati per questa bella storia (che avrebbe meritato una collocazione migliore all’interno del “Topo”), ma pure i disegni di Franceso D’Ippolito non sono male. Si prosegue con una gag muta di Enrico Faccini (Batti il chiodo finchè è caldo!), difficilmente commentabile per la sua brevità. Il numero si chiude con Zio Paperone e l’intrigo al largo, storia di poche pretese di Sergio Cabella, e, perdippiù, mal disegnata da Luciano Milano. Insomma, nè i disegni di Cavazzano, nè la storia di Salati, nè le illustrazioni di Intini che accompagnano l’ennesimo (sic!) Reportage a fumetti, riescono, a mio avviso, a far guadagnare al numero di questa settimana (considerando poi la spiacevole copertina) la terza stellina di qualità. Sarà per la prossima volta (speriamo).

Autore dell'articolo: Malachia