Topolino 2850

07 LUG 2010
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Il numero si apre con una storia molto buona, anche se collegata al gadget estivo di Topolino. In Paperinik e la scheggia orbitale, infatti, Fausto Vitaliano approfondisce, in mezzo a qualche voluta esagerazione fantascientifica, il rapporto zio-nipote-alter ego del nipote. La sceneggiatura, fra brillanti battute ed espliciti omaggi a “mostri sacri” del fumetto Disney, scorre via che è una meraviglia e gli ottimi disegni di Andrea Freccero non fanno che aumentare la soddisfazione di chi legge. Paperinik non è l’unico supereroe a comparire nel numero. C’è spazio pure per Superpippo, protagonista de L’imprendibile Dr. Sbadiglior (Ferrari/Meloni), storia che ricorda tante strampalate avventure americane di Super Goof e, nolente o volente, ne mantiene tutti gli oggettivi limiti. Paperino e l’energia blablà (C. Panaro/Mazzarello), basata sull’originale idea di sfruttare l’energia pulita prodotta dalle chicchiere della gente, è invece un’avventura, forse, un po’ troppo didattica e didascalica. La breve Reddito e lavoro (Bosco/O. Panaro) è, probabilmente, la più interessante della buona serie P.D.P. economics, laddove fa capolino per la prima volta in un fumetto Disney un’agenzia di lavoro interinale – l'”Abecco” (sic!). Chiude il numero Zio Paperone e la bimillenaria nera (Panini/Amendola), mediocre storia in cui Paperone e Amelia sono felicemente alleati contro Rockerduck e alcuni maghi. Numero, tutto sommato buono, anche se, certamente, un gradino sotto a quello della settimana scorsa.

Autore dell'articolo: Malachia