I Grandi Classici Disney 285

01 AGO 2010
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Il numero, il cui prezzo di copertina è pure aumentato, si compone di una miriade di storielline americane e di una manciata di poco memorabili storie italiane. La prima è Paperino e le pillole d’assalto, sconclusionata avventura di un Dalmasso à la Martina, fortunatamente nobilitata dagli ottimi disegni di Massimo De Vita. Non è un granchè neanche Zio Paperone e gli orologi contasecoli (Mandelli/Scala) e nemmeno Topolino aviatore dello Yantukian della “premiata ditta” Siegel/Gatti, in cui l’espediente dell’invenzione di Archimede è del tutto superfluo. Per quanto riguarda le altre italiane proposte, sono abbastanza simpatiche le due di Chendi (Paperino e i “due secondi” e Paperino e l’estratto di pulce), disegnate rispettivamente da De Vita padre e figlio, mentre è abbastanza tediosa Zio Paperone e l’alga macrobiotica (Figus/Del Conte). Per quanto riguarda le straniere, al di fuori della sezione “superstar”, non ve n’è, per farla breve, una buona. Un cast insolito (Ezechiele Lupo, i Tre Porcellini, Moby Duck, Paperino, e il delfino Porpy) “recita” in Moby Duck e il segreto di Wakki-Attu di Lockman & Strobl. I due Autori firmano pure due insulse storielle con Maga Magò e i Bassotti: Maga Magò e il “tragico” tocco e Maga Magò e l’istinto materno. Brutta per trama e disegni è poi Nocina strega per errore e, più o meno della stessa pasta, è Nonna Papera e i fiori canterini. In cotanta mediocrità riesce a fare una quasi bella figura Topolino e i pirati spaziali (Manning) con Spennacchiotto e Shamrock Bondes, già storia principale di TL numero 774. Per quanto riguarda le “superstar”, sono anch’esse meno interessanti di quelle a cui siamo, di solito, abituati. Topolino e i barboni di Barbonia (Fallberg/McSavage) è, forse, la storia migliore dell’intero albo, ruotando attorno al rapimento di Pluto. Sempre dagli albi americani è la meno coinvolgente, seppure altrettanto rara, Topolino e la pesca mirabolante (Bradbury). Italianissima è, invece, la terza storia del lotto: Paperino e l’eco dei dollari (Martina/Perego), con le classiche scaramucce tra zii e nipoti.

Autore dell'articolo: Malachia