Topolino 2853

28 LUG 2010
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Si conclude (finalmente) il gadget dell’estate e la “debole” serie di avventure ad esso appositamente dedicate. Quella di questa settimana (Paperinik e il subdolo pericolo cucciolo) ci offre una sceneggiatura dignitosissima, farcita di belle trovate (Macchetto), e dei disegni molto buoni (Gervasio), tuttavia, in questi numeri, il livello raggiunto dalla prima avventura firmata Vitaliano/Freccero non è mai stato, a mio avviso, eguagliato. Il numero ospita pure l’ultima parte della superba Paperino Paperotto e il primo giorno di sfortuna (Enna/Tosolini), offrendoci un finale commovonte e, nel suo complesso, forse, la migliore avventura ambientata a Quack Town mai scritta. Eta Beta e l’inghippo satellitare, invece, è una breve storia senza infamia e senza lode di Stefano Ambrosio, pregevolmente illustrata dal Maestro Massimo De Vita. Segue Risparmio e investimento (Bosco/Amendola), il capitolo finora più istruttivo dell’ottima mini-serie P.D.P. economics. Il “Topo” chiude col botto, pubblicando Zio Paperone e la vera pietra filosofale, classica e solida sceneggiatura ciminiana, dal ritmo, questa volta, perfetto, dalla prima all’ultima vignetta, in cui ritorna pure il robot Camillino. Peccato per i disegni non “al top” di Luciano Milano. Nel complesso, siamo di fronte ad un numero gradevolissimo da tre “stellette” e mezzo.

Autore dell'articolo: Malachia