Topolino 2857

25 AGO 2010
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Si conclude Topolinia 20802 e (quasi) tutti i nodi vengono al pettine. La sceneggiatura di Faraci, con il suo ottimo utilizzo dello spazio disponibile, si rivela, a mio avviso, la migliore delle quattro: spiazzente la “diversabilità” di Pippo, così come la risoluzione della “questione Fremont” (un auspicio che sia possibile anche in Italia un simile rapporto carta stampata-politica?). Purtroppo, ai disegni, Pastrovicchio – complice, soprattutto, la sua figura di Minni – è quello che, in queste settimane, mi è piaciuto di meno. Serie, comunque, promossa, con voti, per quel che mi riguarda, superiori a quelli della prima serie. Segue Paperino e la polenta universale, storia molto simpatica di Fausto Vitaliano, che prende il via da un canovaccio “classico” e che vanta i disegni del sempre impeccabile Giorgio Cavazzano. Torna anche il Campionato con le riflessioni (condivisibilissime!) dello stesso Vitaliano e con l’ennesima (mediocre) storia a tema calcistico dell’anno: P.I.A. – Paperino e i nuovi allenatori (Sarda/Mazzarello). In chiusura viene pubblicata Zio Paperone e la retroguardia del faraone minore, dei veterani Cimino/Chierchini. Il Maestro di Palmanova ha il pregio di ripetersi sempre da decenni senza mai stancare il lettore, regalando, di volta in volta, spunti di inusitata fantasia e avventure senza tempo, che possono essere state scritte l’altroieri come quarant’anni fa. Buona prova anche di Chierchini, nonostante l’imperfetta inchiostrazione. Acquisto consigliatissimo!

Autore dell'articolo: Malachia