Topolino 2881

09 FEB 2011
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Credevo peggio. La storia che promuove l’ultimo film di Fausto Brizzi – Qui Quo Qua e il pluri innamoramento (Brizzi-Secchi/Tosolini) – è, tutto sommato, gradevole, con un Paperoga “ruffiano” sui generis e con diverse situazioni che strappano almeno un sorriso. Segue Zio Paperone e il colossale inganno (Panaro/Perina), storia in due tempi ambientata nell’aula di un trbunale. Ottimo il primo tempo, degno di un Panaro dei tempi d’oro, e ottimo l’impiccio giudiziaro in cui è stato calato Zio Paperone. Sono, invece, rimasto un po’ deluso dal secondo tempo, con una soluzione troppo affrettata e improbabile (l’espediente del registratore vocale). Son certo che, se l’editore avesse concesso più tavole, il buon soggetto si sarebbe sviluppato in modo più articolato e convincente, ma, d’altra parte, è già apprezzabile l’apertura ad una storia lunga in due tempi sullo stesso numero. Si conclude, infine, Indiana Pipps e il tempio di cristallo (Sarda/Tosolini): anche in questo caso, le premesse della prima parte sono state disattese nella seconda e la storia, nel suo complesso, non è poi così memorabile, come, invece, azzardavo affermare una settimana fa. Ultimissimo appunto: basta storie brevi con Paperink e con gli imbranati agenti del Commissariato di Topolinia!

Autore dell'articolo: Malachia