Disney Big 48

01 APR 2012
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Nel mese che ha visto la dipartita del maestro Rodolfo Cimino, è probabilmente solo una pura coincidenza che Disney BIG si apra proprio con una sua storia: Paperino, Paperoga e la musica bizzarra, pur con sole 18 pagine riesce a esprimere il talento dello scomparso Maestro con gran godimento del lettore. Il volume prosegue con altre storie a tema musicale. Fra queste, apprezzabile Paperino e la scuola di spettacolo, storia del 1986 che riprendeva il successo di serie come “Saranno famosi”, ma attuale anche ai giorni nostri, caratterizzati dal successo di programmi come “X-Factor” e simili. Anche Zio Paperone e il decompositore ritmico, frutto della collaborazione fra i fratelli Barosso e Massimo De Vita, rientra nel filone della satira sulle mode musicali, in questo caso ironizzando sulla musica in voga negli anni ’60; mentre Jerry Siegel e Franco Lostaffa, in Paperino e gli accordi del… solista, tornano sui sogni di gloria destinati a non avverarsi. Buona anche Topolino e l’eredità di Mozart e infine un’altra ciminiana, Paperino musicante fuori scala.
La seconda parte tratta il tema “alieni” in molti modi diversi. Spiccano le divertenti Paperino e gli ameboidi dello spazio profondo e Paperino e l’extrapaperino, mentre Zio Paperone e il dominatore dello spazio è un’opera tarda del pur sempre valido Guido Martina.
Seguono tre storie incentrate sul maggiordomo Battista: pur gradevoli, inevitabilmente si presentano come opere “minori”.
Proseguendo nella lettura, Topolino e la goccia che scoccia è una tipica avventura dei fratelli Barosso, che ci presentano un Topolino alle prese con i guai quotidiani tipo un fastidioso rubinetto che perde e le esilaranti conseguenze di un tentativo di riparazione.
Spreco qualche parola in più per Pippo e la coppa Rococò, secondo me un’ottima storia; i disegni di un già bravissimo De Vita ben servono una trama frizzante e ben strutturata, in cui non mancano né gli spunti polizieschi né i momenti umoristici. Viceversa, Pippo e…una sua giornata è un guazzabuglio abbastanza insensato di vicende sconclusionate.
Le ultime tre storie hanno per protagonista il Commissario Basettoni. La migliore è senza dubbio la pezziniana Basettoni e la linea dura, che ci presenta una inedita alleanza fra il commissario e il suo eterno rivale Gambadilegno. A molti lettori infastidisce vedere Gambadilegno declassato da “pericolo pubblico numero 1” a “ladruncolo poco pericoloso e quasi amico dei poliziotti”: se però si tralascia questo fattore è innegabile che gli autori di questa storia hanno saputo costruire una vicenda divertente lavorando su due personaggi solitamente in secondo piano.
Nel complesso questo numero di Disney Big appare come una raccolta gradevole ed eterogenea, che tutto sommato ripaga del prezzo dell’albo, confermando la vocazione del mensile come raccoglitore di storie di varie epoche e autori, senza ricercare la storia capolavoro o la perla rara, ma garantendo una lettura comunque piacevole. Ottimo da leggere mentre si sgranocchia l’uovo di Pasqua…

Autore dell'articolo: Brigitta McBridge