Topolino 3008
Dopo qualche settimana di calma ecco tornare in edicola un numero sfavillante, divertente, originale e ben disegnato.
Paperinik sull’oceano scombinato (terza puntata) di Sisti-Mazzarello non delude, dopo un inizio incerto, la serie ha preso il largo, è proprio il caso di dirlo, regalandoci una puntata davvero notevole, sia dal punto di vista narrativo che da quello grafico. Anche se il cattivo era scontato e prevedibile, la sua scoperta non toglie comunque efficacia, ma genera una suspense notevole che custodiamo al sicuro fino alla prossima settimana. Un delizioso cameo in mezzo alla vicenda sparge un alone di magia e di raffinatezza davvero non aspettato. Una saga che sembra migliorare di pagina in pagina, con gag divertenti e un ritmo che si fa sempre più frenetico.
Altra piccola perla è Topolino e l’inafferrabile risolutore (Bosco-Panaro) che con piccoli giochi enigmistici di varia difficoltà mette alla prova i lettori.
In passato c’erano già stati esperimenti del genere, ma di solito la storia era deboluccia, creata solo come appoggio alla risoluzione dei giochi; in questo caso, invece, il giallo non è banale, la collaborazione tra Minni e Topolino è perfetta, così come l’espediente iniziale, insomma tutti gli ingredienti sono calibrati nel modo giusto e il risultato è davvero buono.
L’originale Archimede e l’esperimento galeotto di Savini-Palazzi vede come protagonista Archimede e i Bassotti, coppia di personaggi che di rado si vede insieme: anche in questo caso a farla da padrone è la scelta perfetta dei tempi narrativi e la sorpresa del finale e del controfinale, l’attenzione per tutto il tempo è mantenuta alta e non delude mai.
Una breve della serie Andiamo al cinema? è La commedia romantica di Bosco-Di Vita il cui registro è quello comico e parodistico: non la migliore, ma in ogni caso divertente e raggiunge il proprio scopo, quello di traghettare verso la conclusiva Zio Paperone e la cornamusa dei Mc Paperon (Figus-Held) che guadagna molti punti per i disegni di Held che sono una meraviglia, una gioia per gli occhi, sembra quasi di poter capire il senso della storia anche senza leggere i balloon. Le espressioni che riesce a dare ai personaggi con pochi tratti, ma incisivi, bastano a far capire cosa pensano, cosa provano. I testi sono divertenti, la narrazione fluida, non del tutto originale, ma il fascino della vecchia Scozia e del passato di Paperone cattura sempre e il buon risultato è scontato.
Buon numero senza dubbio.