Tutto Disney 59: X-Mickey

01 SET 2013
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Acquistando e leggendo questo vattelappesca, mi sono ricordato perché ho smesso di acquistare X-Mickey dopo pochi numeri: non era solo l’improponibile confronto col suo predecessore MMMM a metterlo sotto una cattiva luce, ma era proprio il sistema di gestione delle storie che non mi piaceva allora e non mi piace adesso.

Un fumetto con un’ambientazione “misterioso-fantastica” come sarebbe dovuto essere X-Mickey non può ad ogni piè sospinto “buttarla in caciara” con una gag… capisco che le battute possano servire ogni tanto per stemperare la tensione, ma qui la tensione non c’è, non sale mai: i personaggi di contorno più “cattivi” sembrano Bambi, forse l’unica eccezione è la storia di Bosco con il vampiro, dove però Topolino proprio non appare (guarda caso…) quasi fosse “troppo ardita” per mettere in gioco il Topo.

In molte altre storie, poi, tipicamente un 70%-80% delle pagine è destinato ad introdurre il momento “clou” della storia, che si esaurisce – però – in poche, pochissime vignette, spesso prive della capacità di emozionare, per poi ritornare ad un registro adatto ai “Bambini Svegli Delle Elementari” (© Muci) con il finalino pseudo umoristico.
I personaggi di contorno, come dicevo, sono più buffi che spaventosi, mi viene in mente l’orco della storia “L’albergo delle ombre”, o i quattro “cattivi” di “Senza fine”…

Insomma, la sensazione di aver sprecato un’occasione mi sembra forte, e tanto più se penso ai disegni che hanno caratterizzato questa serie: Camboni forse è il più adatto alle atmosfere noir e “sporche”, in “tredicesimo piano” avrebbe potuto realizzare un Capolavoro con la maiuscola a fronte di una sceneggiatura più “decisa”, lo spunto di partenza era molto interessante.

Vian, forse non al massimo nel già citato albergo delle ombre, è comunque molto molto bravo. Coppola nella storia degli spaventapasseri disegna bene ma non trasmette inquietudine come dovrebbe un simile “orrore” (ci pensate? spaventapasseri viventi ed immortali, che si mescolano al genere umano senza essere scoperti…) come non riesce a farlo al 100% la trama, sebbene anche questa parta da un ottimo spunto!!
Ecco, mi sembra che tutta la serie sia caratterizzata da ottimi soggetti, deboli sceneggiature, e buoni disegni.
Detto questo, ve ne consiglio l’acquisto? Si, può essere una buona occasione per chi non ha conosciuto questa serie di leggerne le storie probabilmente più rappresentative: è comunque un aspetto della “carriera” di Topolino che va conosciuto.

Autore dell'articolo: Paolo Castagno

Sono appassionato lettore e collezionista di fumetti Disney sin da quando ho imparato a... guardare le figure. Il Papersera - sia il sito sia l'associazione - sono per me motivo d'orgoglio!