Disney Big 68

01 NOV 2013
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Disney Big è una testata altalenante che, nonostante le sempre bellissime copertine di Mastantuono, non è riuscita a sfruttare appieno la sua voluminosità, le sue 500 pagine di fumetto. Spazio per ospitare saghe minori c’è sempre stato, così come la possibilità di pubblicare cicli di storie legando più numeri, strade purtroppo mai intraprese.

Così, la presenza di tre storie della bella serie La Storia vista da Topolino non funziona benissimo, perchè manca sia l’ordine cronologico della serie che un’intenzione di completezza. In compenso gli sfavillanti disegni di Mottura servono benissimo i bei testi di Pezzin. Grande autore di lunghi e apprezzati cicli di storie, soprattutto con Massimo De Vita, anche questa volta, in una delle sue ultime serie, propone quell’efficace mix di didattica e di avventura, con i personaggi di Topolinia rappresentati sempre con coraggio e umanità. Topolino resta spesso il giovane che si ritrova coinvolto volenterosamente nei guai, mentre Pippo non è il solito tonto, bensì piuttosto calato nell’ambiente, esperto architetto o altro. Anche Minni appare molto più tridimensionale del solito, con la presenza di un Gambadilegno subdolo e spietato, spesso capace di mimetizzarsi con astuzia nelle fasce alte della società.

Un’altra storia di rilievo è la Chiave d’oro degli Inka Onka, con un giovane ma già sperimentale Lavoradori e un ciminiano Povoleri ai testi. Questo autore si ispira esplicitamente a Cimino nella costruzione delle sue storie, ma in questo caso lo supera, creando atmosfere quasi malate e ansiogene, con un malcapitato Paperone alle prese con un tesoro vorace e malvagio, capace di far rivoltare contro di lui gli affetti più cari. Sogno e realtà, dettagli onirici vengono resi con ancor più forza da Lavoradori, perfetto per questa storia memorabile.

Brilla così anche la scomparsa di Edi, in cui Zironi imbastisce una vicenda semplice, ma molto tenera e di amicizia sensibile tra quella testa tra le nuvole di Archimede, il suo silenzioso assistente Edi e un bambino purtroppo solo. Una storia di grande umanità.

Altre storie sono altrettanto valide, come un classico di Chendi e Bottaro oppure di Martina, o una di Massimo de Vita autore completo, come nel Disney Anni d’Oro n. 29 appena uscito.

Un numero di Big buono, con alcune storie interessanti, altre meno, dagli anni ’60 ad oggi, anche se continua a mancare il bersaglio, senza avere un’identità precisa o dei fili che leghino i vari numeri approfittando delle molte pagine a disposizione.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.