Disney Big 69

01 GEN 2014
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Un bel numero di Big si apre con una sontuosa copertina di Mastantuono, con un elegante Moby Duck e un Paper Hoog pasticcione, dedicata alla bella serie ideata da Alberto Savini “Le Storie della Baia”. Peccato che, come al solito, la testata non si prende il coraggio di pubblicare la serie in ordine cronologico e in più numeri, ma sceglie quattro storie gradevoli ma pubblicate disordinatamente. Sono comunque un buon modo per conoscere una serie meritoria, in cui un nuovo microcosmo di personaggi sapeva muoversi e interagire piuttosto bene tra di loro, con snodi inediti e affascinanti.

Viene invece pubblicata completa (seppur a poca distanza da un’altra recente ristampa come allegato ai quotidiani) la pregevole parodia delle Mille e una Notte, ideata e disegnata da uno Scala in grandissima forma su sceneggiatura di Osvaldo Pavese. In tre storie che furono pubblicate nell’arco di due mesi su Topolino, “la saga di Paper Alì” fu capace non solo di omaggiare con garbo e rispetto i miti e le favole orientali, ma anche di creare una cornice quotidiana in cui il rapporto tra Paperino e i nipotini è di dolce affetto. Rapporto che prosegue nella storia centrale, in cui davvero il gruppo dei paperi rappresenta una famiglia, pronta a tutto per aiutare e aiutarsi, fiduciosi in un ottimismo costante. La figura del genio, invece di essere semplicemente risolutiva, appare essenziale nel valorizzare i rapporti e le vicende. Una bella grande parodia, con una fortissima continuity interna, e per fortuna pubblicata in maniera integrale.

Il volume poi prosegue con altre storie valide, non fondamentali, ma comunque di una buona qualità media. Merita citare sicuramente il segreto della felicità, una delle ultime prove di Massimo De Vita sui paperi, su testi del sempre bravo Carlo Gentina. Una storia di validi sentimenti in cui un Paperino puro e determinato farà tutto il possibile a donare la felicità a qualcun’altro, perfino allo scontroso cugino Smorfio.

Nino Russo si rivela come al solito autore abile nel far emergere certe caratteristiche antipatiche dei paperi. Lo sfruttamento di Archimede oppure il fastidio nei confronti di Paperoga sono affrontati con garbo e ironia, senza però nascondersi dietro facili scuse. Errori e colpe sono ammesse, anche dai nostri paperi che perfetti non sono, come Martina insegnava.

Infine, un’altra bella storia di Savini ripresenta l’eterno tormentone della lotta tra Pippo e Nocciola. Questa volta, un trombone fastidioso, una coppia di spettri e una casa da musica generano una valanga di risate e gag.

Un numero che presenta un buon repertorio di storie, anche se spiace constatare ancora una volta l’impossibilità di sfruttare il numero di pagine per pubblicare intere serie, anche in più numeri. Questo sarebbe anche in grado di fidelizzare il lettore. Peccato.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.