L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 18

19 MAG 2014
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Numero di Scarpa di transizione, con nessun particolare picco, anche se le storie sono di generale buona qualità. Apre il volume un’introduzione di Andrea Sani dedicata alla psicoanalisi di Scarpa.
Cominciano ad essere molto presenti le storie dello Studio Disney, come la gradevole vicenda dei folletti giganti oppure della pelle bufalina. Un po’ più debole è la storia con Super Pippo, anche se impreziosita da suggestive vedute di Venezia.
Sul fronte italiano brilla Cimino con i bracciali dei Mac Paper, e anche i Barosso, con la divertentissima e comica avventura dell’aliantiporto. In generale buone storie della fine degli anni ’60.
Come colorazione i “folletti giganti”, il “miliardario nostalgico”, la “cometa atomica” e la “pelle bufalina” utilizzano una colorazione moderna riciclata (“folletti” e “pelle bufalina” anche il lettering, da Zio Paperone), il resto è originale. Lo scarabeo informatore ha le pagine in origine in bianco e nero colorate appositamente per questa edizione (nello stesso stile delle altre pagine). Sul volume non trova spazio il portfolio che lascia invece posto alle schede di George Davie e di Codino.
Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.