Disney Big 74

01 GIU 2014
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Un altro numero di Big, in cui l’andazzo resta sempre quello: un po’ di storie a caso, pezzi di serie non concluse, provenienza cronologica sparsa, andando dagli anni ’60 ad oggi.
Per cui, vedere solo una storia della serie di Paperin di Boscoscuro è un vero peccato. E ancora peggio è vedere pubblicata solo la seconda vicenda del bellissimo ciclo delle Tops Stories. Questa serie di storie è probabilmente l’apice dell’arte di Giorgio Pezzin ai testi e di Massimo De Vita ai testi. Le vicende dell’avo di Topolino, immerse nei mitici e graffianti anni ’30, coinvolgono inevitabilmente miti e leggende ormai classiche, oltre a presentare una carrellata di Pippo sempre diversi ma sempre genuini. Storie favolose, che avrebbero meritato un Tesori a sé stante (anche se un paio di vattelapesca furono pubblicati con la serie completa).
Altre storie meritevoli sono la nostalgica e sognante vicenda del mondo della vecchia stagione, con un Michelini in gran forma nel rendere giustizia a Tip e Tap, rendendoli credibili e affiatati. Così come nell’incredibile avventura, il passato gioca un ruolo importante creando uno snodo narrativo decisamente inedito, con gli odierni Topolino e Pippo che incontrano i sé stessi del passato gottfredsoniano. Di nuovo Pezzin è ben supportato da un bravissimo Ubezio. Non banale, infine, il giallo ambientato nel mondo del cinema, convincente ed arguto.
Altre storie non brillano poi particolarmente, a parte il solito Cimino. Resta interessante l’accostamento delle storie, tra frizzanti colori elettronici e vecchie colorazioni di maniera. In compenso, la direzione del Big resta sempre poco chiara, riuscendo raramente ad utilizzare con intelligenza le tante pagine a disposizione. Ottima la copertina di Mastantuono, come al solito.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.