Topolino 3147

16 MAR 2016
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Sembra essere ritornato il trend di avere molte storie in uno stesso numero, e questo, se da un lato porta più varietà, dall’altro può portare a minor qualità.
Non è il caso della storia di apertura (Zio Paperone e la realtà diminuita, (Sisti/Sciarrone), che si dipana agevolmente tra le moderne tecnologie proposte dai due arcimiliardari, ma che in realtà non sono troppo distanti da quelle che iniziano ad affacciarsi anche nella nostra vita quotidiana, anche se per il momento ancora in minima parte. La trama scorre bene e le situazioni, per quanto al limite dell’assurdo, risultano perfettamente realistiche. Il tratto di Sciarrone è l’ideale per rappresentare questi scenari “futuristici”.
Segue il secondo episodio di PK Tube (Sisti/Lavoradori), che se da un lato è una piacevole chicca per tutti i vecchi appassionati di PKNA, dall’altro lato risulta invece piuttosto ostica per chi, invece, non conosce (ancora?) il variegato e dinamico mondo del Vecchio Mantello.
Poi abbiamo due riempitive, che in un numero composto da molte storie, assumono decisamente più peso di quanto non ne avrebbero se “incastrate” in un numero di sole quattro storie. La prima, oltre a delle battute simpatiche, presenta un personaggio in una versione a dir poco insopportabile, mentre la seconda chiude una simpatica e ben riuscita miniserie in tre episodi (Piccole canaglie, di Salati e Panaro) che invece cerca di approfondire e curare la personalità di tre tra i più anonimi personaggi del cast paperopolese.
Quelle che seguono e chiudono l’albo sono invece due storie a tutti gli effetti ordinarie, ma nonostante tutto piacevoli e che riescono ad intrattenere senza problemi. La sceneggiatura di Roberto Moscato, affiancato ai disegni da Daniela Vetro segue il viaggio di un Pippo svampito ma non troppo che con la sua soita nonchalance si rivela in grado di mettere in crisi chiunque, mentre la storia in costume di Augusto Macchetto (con i bei disegni di Fabio Pochet) ci accompagna attraverso uno strampalato viaggio in mare di due cugini dai nomi abbastanza… altisonanti.
Il numero nel complesso non è male, ma di certo si può fare di molto meglio. Ci fossero le valutazioni intermedie sarebbe da sufficienza scarsa, due stelle e mezzo, ma ne diamo tre sulla fiducia e come “sprone” per il futuro.

Autore dell'articolo: Valentina Corsi

Ho imparato a leggere a 4 anni con Topolino e non l'ho più abbandonato. È stata anzi la molla che mi ha portato a scoprire l'amore per la lettura, in tutte le sue declinazioni. Dalle strip dei Peanuts ai Bonelli (sono una texiana incallita), ad Asterix, ai romanzi e a molte altre declinazioni, la lettura è sempre stata una mia compagna fissa. Sono sul Papersera dal 2006, oltre che alla moderazione del forum collaboro alla gestione della pagina Facebook, mi occupo delle recensioni settimanali di Topolino e, tempo permettendo, contribuisco a supportare le varie iniziative dell'Associazione, sia attraverso lo schermo, sia dal vivo in occasione di fiere e raduni.