PK Giant Single Special Edition

15 MAR 2016
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (19 voti) Esegui il login per votare!

Gli speciali di Pkna sono sempre stati operazioni editoriali particolari. Nonostante annunci e proclami di sconvolgenti rivoluzioni, gli albi estivi presentavano tante storie brevi di diversi autori collegate da labili fili conduttori, con un apporto relativo alla continuity (a parte Zero Barra Uno). A fare eccezione è prorio la fine del mondo, la storia più lunga di Pkna – ben 78 tavole – e l’unica a presentare un fatto importantissimo in un numero speciale in cui, paradossalmente, Paperinik fa poco o nulla.

Immagine promozionale dello Speciale uscito nella testata dell’estate 1999, con grande enfasi sul gadget calendario.


L’avventura è scritta e disegnata a otto mani, con due coppie di autori che si dividono i diversi piani temporali, che vanno poi a confluire in un unica fondamentale vicenda. Se a Cordara e a Freccero spetta la parte più urbana e disincantata, è sulle spalle del prode Enna che ricade il pesante fardello di narrare la caduta di Xerba e la crudele invasione del pianeta da parte degli Evroniani. è l’occasione per lo sceneggiatore sardo di riproporre il malvagio Gorthan, già visto in Mekkano, e tutta la sua poesia, in un delicato parallelismo con la storia di Biancaneve e del Cacciatore. Il lettore legge con famelica curiosità e con passione la storia nota di un fatto ineluttabile, da cui l’intera saga era partita. Le prime cinque tavole mute di Evroniani sono qui riviste ed ampliate, portando a provare grande empatia per un pugno di Xerbiani che tenta l’estrema difesa. Enna realizza con cura i dialoghi e l’esposizione di una civiltà basata esclusivamente sulla scienza, e quindi povera di sentimenti. Xari si dimostra il razionale e freddo guerriero che è, mentre Xado non può che assistere alla rovina del suo pianeta e all’inizio della sua sete di vendetta. Il solitario cacciatore Kravenn, ispirato a quello dell’Uomo Ragno, si muove docile e senza sentimenti, implacabile nel suo compito. A sbilanciare un po’ la storia è la parte ambientata sulla terra, un po’ troppo ridanciana e inutilmente allungata.

Una storia eccezionale di Pkna, struggente nel suo inelluttabile destino. Fa un po’ strano che sia stata scelta per festeggiare i 20 anni di Pkna, proprio in virtù della sua eccezionalità. Il risultato comunque è un solido volumetto brossurato, accompagnato da venti omaggi di sceneggiatori e disegnatori, tutti pronti a realizzare un sentito e riuscito lavoro: Celoni, Pastrovicchio, Faccini, Guerrini sono sicuramente tra i migliori, ma ognuno potrà trovare i suoi. La piatta copertina non aggiunge molto, sfigurata poi da quell’incredibile errore della “s” mancante in “anniversario”: un vero scempio, che inevitabilmente porta il voto a tre stelle, quando ne avrebbe meritate sicuramente cinque.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.