Topolino 3153
E arrivò infine il tanto atteso (perlomeno dai fan di entrambi i personaggi) crossover tra PK e DD. Di Timecrime abbiano solo la prima parte ma si presenta senza dubbio in maniera scoppiettante, con le premesse di un finale coi fiocchi. Artibani ha buon gioco nel far incontrare le due identità del papero vestito alla marinara in maniera non banale, e per il momento il mix sembra riuscito, anche se gran parte dell’azione sembra svolgersi nel contesto dell’agente segreto piuttosto che del supereroe come magari si aspettavano i più, essendo la storia quella del ventennale di quest’ultimo; ma è vero anche che c’è ancora una seconda parte da leggere, e da un autore di questo calibro è lecito aspettarsi tutto e il contrario di tutto. I disegni di Mottura si presentano più che mai armonici e dinamici allo stesso tempo, e ci offrono delle vignette e delle inquadrature davvero spettacolari.
Il resto rientra più o meno nella norma del settimanale; dopo l’ormai consueta intervista doppia ai due autori della storia iniziale, seguono due storie (benchè non originalissime) simpatiche e ben scritte. Topolino e l’onesto vicino (Bosco/Palazzi) ci ripropone ancora una volta un tentativo di “convivenza pacifica” tra Topolino, integerrimo aiutante dei tutori della legge e Gambadilegno, acerrimo furfante. Se lo spunto di partenza è diverso dal solito, non si può dire altrettanto del finale, ma la storia risulta scorrevole e anche fresca rispetto a molte altre dall’impianto simile.
Stesso discorso anche per Paperino buono a tutto (Sisti/Baldoni), ennesima riscrittura sul tema di Paperino “tuttofare”, in cui comunque si nota il tocco dello sceneggiatore esperto che riesce a renderla leggera e dinamica, oltre che divertente. Unica nota negativa potrebbe essere il finale un po’ affrettato, ma è comunque un difetto minore.
Sul finale però le note dolenti: le ultime due storie del numero risultano essere decisamente prive di mordente: la prima è poco più di una gag allungata, mentre la seconda sembra un mix di sceneggiature viste e riviste, con un finale ancora più affrettato di quello che si faceva notare poc’anzi.