Deluxe Edition 8: Moby Dick

09 GIU 2016
Voti del fascicolo: Recensore: Medio: (22 voti) Esegui il login per votare!

Ed esce un nuovo numero della Deluxe edition, di nuovo dedicato alle parodie, alternandosi con quelli dedicati a Pkne. In questo caso abbiamo una storia facente parte di quelle nuove parodie che dal 2008 escono su Topolino dando loro il giusto spazio e attenzione, con una cura nella preparazione e nella riedizione molto accurata. In questo caso, Moby Dick, aveva già avuto un'uscita a sè in occasione di Lucca Comics, un albo con svariati contenuti speciali e commenti degli autori, prodromi più economici e di piccolo formato di quello che poi sarà effettivamente la Limited.
La nuova edizione si contraddistingue per un meraviglioso grande formato, che esalta i disegni di Mottura, e per una serie di inediti schizzi e disegni di preparazione, vere opere d'arte di pastello, matita e cartoncino nero: sono i veri valori aggiunti della nuova ristampa. Artibani approfondisce la genesi dell'opera, e il tutto acquista coerenza all'interno della collana. Spiace non avere una copertina inedita, in quanto viene rielaborata il vecchio disegno con l'aggiunta della balena, presa da uno sketch. Recuperiamo qui la vecchia recensione dell'opera, consigliando comunque a chi non l'avesse mai letto, di acquistare il volume, visto l'ottimo rapporto qualità/prezzo. Per chi avesse la precedente ristampa invece, non caldeggiamo l'acquisto ad occhi chiusi, lasciando decidere ai completisti della serie che cosa fare.
“La storia, che si snoda tra gli abissi del mare e il cielo che si vede dalla coffa, è tratta dall’omonimo capolavoro di Melville e racconta la folle caccia all’immensa balena bianca da parte del mitico Capitano Achab. Artibani, riprendendo abilmente e fedelmente la trama, utilizza strategicamente i personaggi dell’universo papero: Paperino è un sognante ed ingenuo Ismaele, Qui, Quo e Qua triplicano il personaggio di Queequeeg, mentre Paperone interpreta con grande forza e carisma il Capitano Quachab. E’ proprio la duttilità e la forza dei personaggi disneyani ad aver consentito la riuscita di tantissime parodie. E questa non fa eccezione.
Con i suoi momenti di azione, le gag fisiche da cartone animato, in particolare gli scontri tra Paperino e i piccoli Quiig, Quoog e Quaag figli del re di Kovolovo, le scene solenni, in cui dialoghi intensi si impossessano dei personaggi, Artibani – sceneggiatore abilissimo sia per Disney che per personaggi di sua fantasia – si destreggia con con la solita naturalezza e maestria che lo contraddistingue.
Dal canto suo, anche il disegnatore piemontese Mottura realizza un lavoro immenso e meraviglioso. Le sue vignette di forte impatto, anche a tutta tavola, sanno ben gestire gli spazi e i personaggi, e raccontano nei dettagli, senza appesantire la visività della narrazione. Le ricche angolature particolari danno spazialità alla nave, che diventa un palcoscenico teatrale, mentre i personaggi esprimono, senza alcuna esitazione, la forza dei sentimenti, così chiari che quasi non servono le parole: gli occhi, i becchi, le posture, dicono già tutto. A fare il resto, la tavolozza cromatica della Andolfo, che fa uso di colori seppiati per rievocare il passato, di colori chiari per il cielo e di toni ombrosi nei momenti più opportuni.”

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.