Deluxe Edition 9: Dracula di Bram Topker

12 NOV 2016
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Presentato in anteprima a Lucca Comics 2016, torna in grande formato, inserendosi nella collana Deluxe, Dracula di Bram Topker, la parodia che, insieme a Novecento, ha riportato in auge il filone portando con sè un approccio più curato ed anche più “commerciale”, con edizioni pregiate ed esclusive per quella storia. Così, com'era già successo per Moby Dick, la Deluxe si arricchisce di una nuova parodia, dopo la sua pubblicazione in volume singolo del 2012 (anche lui in anteprima in quella Lucca).
Allora scrivevamo che “la parodia di Enna, Celoni e Andolfo (per i colori), è una gioia per gli occhi, sia a livello grafico che narrativo. Enna è abilissimo nel creare una parodia nel filone ormai piuttosto in voga della rievocazione in costume fedele dell'opera originale, lontani dalle rievocazioni contemporanee martiniane come Paperiade o
Paperino e l'oro di Reno ovvero l'Anello dei Nani Lunghi, riutilizzando anche l'espediente del romanzo epistolare in maniera intelligente, con ironia e l'uso di efficaci didascalie. Il perno umoristico su cui si regge la parodia è ovviamente l'uso della barbabietola al posto del sangue, e l'utilizzo efficace del cast di Topolinia. A parte l'assenza di Manetta, tutti sono presenti e ben usati, da un Rock Sassi calzante in pieno ad una Clarabella al top della forma bovina, e un Macchia Nera diabolico e ironico. Ma è certamente con Pippo Van Helsing che si toccano vette di umorismo sagace non così comune in Disney.
A rappresentare bene tutto questo è un Celoni magnifico e totale, capace di innervare di linee barocche ed equilibrismi grafici ogni vignetta. Linee che si librano alte nel grande formato e che spumeggiano con i colori della formidabile Mirka Andolfo. Un'opera grafica che è un unicum nella storia disney, a parte le storie dipinte di Carpi e Chierchini (ma a due strisce per pagina). Gli autori non si fanno problemi ad osare, e certe vignette “hard” e di alta tensione ne sono la prova.
Una storia potentissima, in un'edizione che le rende giustizia e che si mostra bene in libreria, in un'operazione editoriale assolutamente doverosa e che speriamo la Disney Italia prolunghi a lungo. La valorizzazione delle belle storie recenti passa anche da qui.”
Effettivamente, quattro anni dopo, il concetto si è evoluto nella Deluxe, solidi volumi cartonati di maggior formato, recuperando anche l'esperienza, altalenante ma sincera, di Tesori. Riguardo a questa edizione, non c'è molto altro da dire. La copertina è la stessa del 2012, a sua volta ripresa da quella di Topolino, e i contenuti speciali interni sono decisamente miseri, anche per una foliazione ridotta all'osso. Nulla che si aggiunga a quanto già uscito in precedenza: un bel testo di Enna sul concetto di barbabietola e due pagine di sketch di Celoni, uno per ogni personaggio. Un po' pochino, invero. Pertanto, per chi non dovesse averla mai letta in grande formato, si tratta di un acquisto doveroso. Per gli altri, forse è meglio aspettare un probabile cofanetto con la cosiddetta trilogia gotica.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.