Parodie Disney Collection 4 – Dracula di Bram Topker

05 APR 2018
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Sinceramente, che fatica. Questa è la terza ristampa in volume unico della storia, quinta se consideriamo la sua presenza in volumi antologici, e per noi è comunque la quarta recensione. Siamo consci di come Dracula di Bram Topker abbia portato una ventata di freschezza e di rischio nel vasto panorama parodistico disneyano. La sceneggiatura di Enna mischia con talento orrore, eros e umorismo, in un felice impasto finale. Inoltre, i disegni di Celoni sono straordinari, che osano in ogni vignetta. Questo però non ci esime da un leggero senso di nausea a rivedere in edicola la storia, per di più con la stessa copertina riciclata per la quarta volta. Capiamo l'interesse per Panini di soddisfare diversi portafogli, anche se 6,90€ per l'ennesima ristampa con contenuti speciali vicini allo zero (almeno ci sono le copertine dei Topolini originali) siano più che troppi, rispetto a questa o quest'altra edizione. Però vedere a breve in fumetteria anche l'edizione da 25€ ci sbalordisce, ed è forse una plastica rappresentazione della segmentazione del mercato nell'Italia post-crisi. In ogni caso, a questa edizione diamo due stelle, vista la scarsezza con cui è stata realizzata. Consigliamo di recuperare la storia, per i pochi che non l'avessero, in qualche altra edizione, come questa. Di seguito presentiamo la nostra recensione uscita già nel 2012 e nel 2016.

“La parodia di Enna, Celoni e Andolfo (per i colori), è una gioia per gli occhi, sia a livello grafico che narrativo. Enna è abilissimo nel creare una parodia nel filone ormai piuttosto in voga della rievocazione in costume fedele dell'opera originale, lontani dalle rievocazioni contemporanee martiniane come Paperiade o
Paperino e l'oro di Reno ovvero l'Anello dei Nani Lunghi, riutilizzando anche l'espediente del romanzo epistolare in maniera intelligente, con ironia e l'uso di efficaci didascalie. Il perno umoristico su cui si regge la parodia è ovviamente l'uso della barbabietola al posto del sangue, e l'utilizzo efficace del cast di Topolinia. A parte l'assenza di Manetta, tutti sono presenti e ben usati, da un Rock Sassi calzante in pieno ad una Clarabella al top della forma bovina, e un Macchia Nera diabolico e ironico. Ma è certamente con Pippo Van Helsing che si toccano vette di umorismo sagace non così comune in Disney.
A rappresentare bene tutto questo è un Celoni magnifico e totale, capace di innervare di linee barocche ed equilibrismi grafici ogni vignetta. Linee che si librano alte nel grande formato e che spumeggiano con i colori della formidabile Mirka Andolfo. Un'opera grafica che è un unicum nella storia disney, a parte le storie dipinte di Carpi e Chierchini (ma a due strisce per pagina). Gli autori non si fanno problemi ad osare, e certe vignette “hard” e di alta tensione ne sono la prova.”
Il prossimo numero sarà dedicato a Edgar Allan Paperoe, in uscita a luglio invece che a giugno, come previsto per una testata bimestrale. Che vi sia un cambio di periodicità? Staremo a vedere, per ora non vi sono stati annunci ufficiali.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.