Limited Deluxe Edition 22 – La Nuova Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi

02 NOV 2018
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Decidere di fare una sorta di sequel alla classica Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi è stata certo una scelta da far tremare vene e polsi. L'epica, e allo stesso tempo sgangherata, storiona di Guido Martina sembrava avere le pretese di una vera continuity del passato dei paperi. Ma non erano anni per quel genere di cose, Don Rosa era di là da venire e l'approccio del Professore era quello di un sano sberleffo continuo. Resta comunque in classico del fumetto italico, un piccolo compendio di temi e ritmi tipici del fumetto disney italiano, condito dai veri riferimenti storici e da buffi anacronismi, oltre che dagli stilemi e dai dialoghi tipici dei paperi, che si ripetevano storia dopo storia.
Sisti e Sciarrone si approcciano alla sfida in maniera identica e speculare all'originale. Capitoli autonomi legati da un filo conduttore, gruppi di paperi sempre diversi con storie simili con una differente cornice temporale, e qualche strizzata d'occhio, ad esempio nell'utilizzo di Topolino. Se però la storia pecca nell'utilizzo di trame troppo simili tra loro, è vincente nell'idea di base. Descrivere 600 anni di futuro è un vero plauso all'immaginazione e all'ottimismo, specie in questo presente in cui troppi descrivono solo il male e l'odio. Le 200 tavole invece sono un vero inno alla speranza e alla forza delle idee, che plasmano l'esistenza in maniera pittoresca e felice, luminosa e calda. Un plauso a Sisti, che si sbizzarisce nelle amate tecnobubbole, e a Sciarrone, che squaderna il suo armamentario digitale. Non sempre preciso e curato, tuttavia le tavole brillano negli sfondi, nelle luci, nei dettagli di design e di oggettistica che, a partire dal deposito e dai vari maggiordomi, si diffonde ad ogni vignetta. Questo aspetto, in ultima istanza, salva la saga, che soffre solo di una certa ripetitività dei soggetti.
Poco da dire sull'edizione deluxe che, oltre al formato, propone molto poco. Peccato, perché il lavoro preparatorio in termini di studi e schizzi è stato imponente, e si poteva fare di più.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.